E’ in piena sintonia Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, con chi critica l’ipotesi di applicare una tassa sull’acqua, avanzata da Lars Thurnell, Vicepresidente dell’International Finance Corporation, organismo della Banca Mondiale.
"Una cosa è pagare gli investimenti e la gestione di un servizio, altro è imporre un’imposta sulla risorsa primaria: i consorzi di bonifica italiani, il cui modello è esempio in tutto il mondo, sono l’applicazione concreta del primo aspetto nel nome della sussidiarietà e dell’autogoverno. Va altresì stigmatizzata – prosegue Gargano – l’impostazione culturale, spesso lobbistica al punto di farne oggetto di speculazione finanziaria, espressione di taluni ambienti economici, che considerano l’agricoltura al pari di un qualsiasi settore produttivo: coltivare un campo è un’altra cosa, perchè risponde ad una generale esigenza di alimentazione, nonchè di manutenzione del territorio e dell’ecosistema. Ottimizzare l’uso dell’acqua nel settore primario è un dovere etico ed ambientale e, per questo, stiamo estendendo il sistema irriguo Irriframe all’intero territorio nazionale; aumentare i costi produttivi dell’agricoltura significherebbe invece accentuare la divisione fra ricchi e poveri del mondo e, per quanto riguarda, l’Italia metterla definitivamente fuori dal mercato globalizzato."