Nell’anno della pandemia un positivo avanzo di bilancio frutto di oculate politiche gestionali sarà reinvestito sui territori. Si parte subito dall’Appennino
Parma, 29 Giugno 2021 – Un ente che ha incrementato la propria operatività, seguitando a fornire i capillari servizi di competenza ad agricoltori e cittadini anche durante il periodo di lockdown, dimostrando capacità di resilienza ai cambiamenti imposti dalla pandemia assumendosi oneri operativi ulteriori nel momento della necessità e fungendo, in diverse fasi, anche da locomotiva trainante per l’intero comparto di riferimento grazie ad una struttura forte di un organigramma rimodulato sulle competenze interne e sulla base delle nuove modalità di lavoro: è la fotografia del Consorzio della Bonifica Parmense che nel 2020, l’anno più difficile dell’intera storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi, chiude il proprio bilancio con la conferma di poter reinvestire ulteriori 900 mila euro in favore dell’intero territorio di Parma e provincia.
L’esito del consuntivo conseguito, un positivo risultato gestionale rispetto alle previsioni, maturato grazie alla costante attenzione durante la fase esecutiva frutto di oculate politiche gestionali, è stato comunicato questa mattina dalla presidente Francesca Mantelli, dal direttore generale Fabrizio Useri e dalla dirigente amministrativa Gabriella Olari dinnanzi ai componenti del Comitato di Indirizzo – i vicepresidenti Giacomo Barbuti e Giovanni Grasselli; i consiglieri di Giunta Giovanni Maffei e Marco Tamani – ai componenti del Collegio sindacale Massimo Pellicelli, Giuliano Chiari e Serena Sacchi, oltre all’intero Consiglio d’Amministrazione, riunitosi presso la sede del Consorzio Agrario di Parma, che ha ospitato in sicurezza l’assemblea.
Il virtuoso avanzo di esercizio consentirà, da subito, maggiori spazi per interventi ed investimenti a tutela e difesa del comparto montano e nella lotta al dissesto idrogeologico con lo stanziamento, approvato già a margine del Cda odierno, di 250 mila euro; la rimanente quota della cifra (650 mila euro) sarà successivamente ripartita per incrementare la gestione virtuosa della risorsa idrica nelle aree della pianura, in special modo durante le fasi della stagione irrigua; e per l’attività di progettazione delle opere appannaggio dei comprensori dell’intero territorio.
A confermarlo è la stessa presidente Francesca Mantelli, che sottolinea: “I risultati conseguiti dal Consorzio nel periodo più critico della pandemia sono maturati sulla solida base dei principi ispiratori di Efficienza, Progettualità e Comunicazione che contraddistinguono la Bonifica e oggi, in continuità con il precedente mandato, l’attuale operatività ci vede più che mai coinvolti sull’intero territorio con costante attenzione ai bisogni delle comunità e massima disponibilità ad operare in sinergia con tutti gli enti di riferimento quali Ministeri, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Amministrazioni comunali locali, ANBI e gli altri Consorzi di bonifica e alle forze sociali dell’agricoltura per il conseguimento delle finalità comuni condivise”.
Una pianificazione mirata e adeguata con particolare attenzione alla trasparenza, alla consapevolezza ed alla semplificazione (altro perno primario dell’attuale gestione), rafforzatesi dietro l’impulso della nuova direzione grazie anche ad una attività amministrativa mirata e all’emanazione e applicazione di numerosi regolamenti funzionali nel solco della “trasparenza” d’azione e della “consapevolezza” durante la quotidiana operatività del personale, come rileva il direttore generale Fabrizio Useri: “In questi ultimi 18 mesi il Consorzio è stato interessato da numerosi eventi – elezioni, redazione nuovo regolamento irriguo, ridefinizione della programmazione, etc. – con gli uffici che, durante il lockdown, hanno operato in smart working per tre mesi. Ma abbiamo fatto ‘quadrato’ e gli sforzi profusi sia nella programmazione che nella esecuzione dell’operatività hanno consentito all’ente di non fermare mai le proprie attività e di questo ringrazio tutti i dipendenti e il personale”.
A margine della relazione presentata oggi si rilevano inoltre: il nuovo programma di gestione, che ha dotato tutti i mezzi consortili di GPS e che vedrà concretizzarsi a breve l’eliminazione di molta della documentazione cartacea, che sarà gestita on-line tramite smartphone con un solo colpo di “clic”; un ulteriore step in merito il “Modello organizzativo” ed il relativo “Sistema di Gestione” del D. Lgs. 231/2001, che vedrà prossimamente una estensione per prevenire eventuali reati (contro la Pubblica Amministrazione, informatici, ambientali, etc.); l’avvenuta redazione del nuovo Documento di valutazione dei rischi volto a prevenire eventuali criticità nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro; il prosieguo del rinnovamento del parco mezzi d’opera e di autovetture di proprietà del Consorzio, nell’ambito della sicurezza e dell’efficienza dell’operatività.