“Una vera e propria emergenza ambientale e storica che sorge proprio nel nostro paese – spiega Sara Garofani, sindaco – e che ne determina l’identità. Il Comune ha accolto il progetto dell’architetto Silvia Costetti e dell’agronomo paesaggista Giuseppe Baldi per il recupero e il riuso attivo dei terrazzamenti. L’abbiamo presentato ai proprietari dei terreni e alla comunità vettese, ai diversi finanziatori tra i quali il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e insieme abbiamo deciso di impegnarci attivamente in questa avventura”.
“Un progetto – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica che ha un importo totale di 200.000 euro realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna- ‘Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile 2011/2013’ e del nostro Consorzio che, in materia mette in atto le proprie competenze, sempre più strette in fatto di collaborazione con i Comuni”.
Lo studio e il progetto realizzato da Silvia Costetti e Giuseppe Baldi ha messo in luce la peculiarità e le specificità di quest’area a lungo dimenticata e anche la Provincia ne ha riconosciuto il grande valore paesaggistico: nel giugno 2011, con l’istituzione del "Paesaggio naturale e seminaturale protetto della Collina Reggiana – Terre di Matilde” tutti i versanti sistemati con muri a secco nelle adiacenze di Vetto sono stati inseriti nei Paesaggi Protetti della Regione.
II progetto ora è sostenuto anche dalla Regione Emilia Romagna, dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano.
“Esso prevede – spiega Aronne Ruffini, dirigente del Consorzio di Bonifica –la riqualificazione e il risanamento ambientale del sistema dei terrazzamenti di Vetto, finalizzato a conservare e restaurare gli habitat favorevoli alle specie autoctone vegetali ed animali. Si prevedono in particolare il restauro e la messa in sicurezza dei muri a secco e la regimentazione di alcune sorgenti”.
SINERGIE PER IL RECUPERO
In campo Comune, Regione, Bonifica e Gal
Nel dettaglio, per la realizzazione delle opere previste sono stati ottenuti vari finanziamenti. In particolare, sono già in fase di appalto i primi lavori per il "Recupero e risanamento ambientale dei versanti sistemati con muri a secco, al fine di conservare gli habitat e le specie sottoposte a maggiori minacce, di aumentare l’efficienza dei sistemi naturali, di ripristinare l’assetto idrogeologico e rafforzare l’identità locale" per un importo totale di 200.000 euro che saranno realizzati con il contributo della Regione Emilia-Romagna- “Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile 2011/2013” e del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
Il Gal ha concesso un aiuto di 27.700 per la sperimentazione di coltivazioni innovative in paesaggi da ritrovare, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per la Regione Emilia-R. 2007/2013. Su istanza della Provincia – ente gestore dei Paesaggi Protetti – la Regione Emilia Romagna ha concesso un finanziamento anche per la riqualificazione e il risanamento ambientale di aree di pregio naturalistico, per il miglioramento e il restauro della sentieristica e per la realizzazione della segnaletica e della cartellonistica, nell’ambito dell’azione C del Programma regionale di investimenti 2009-2011.