Opere per la difesa idraulica, l’irrigazione e la valorizzazione dell’ambiente da ultimare o da accantierare nel 2002 pari a quasi 26 milioni di euro. Progetti a medio termine per un miglior utilizzo dell’acqua in agricoltura, nell’industria e per scopi ambientali pari a 103,3 milioni di euro. Un’agenda di lavori per la manutenzione e l’efficienza del sistema di bonifica a difesa del territorio bolognese dal rischio dell’emergenza idraulica pari a 3.900.000 Euro (7.500 milioni di Lire). Una previsione di spesa per la gestione del sistema irriguo pari a 1.860.000 Euro (3.600 milioni di Lire).
Il Consorzio della Bonifica Renana è impegnato a dare una risposta concreta alla grande sete del territorio bolognese, mettendo in cantiere già da quest’anno alcune grandi opere destinate a fornire – soprattutto per l’irrigazione, ma anche per le attività produttive e per scopi ambientali – rilevanti quantità d’acqua non prelevate dalla falde sotterranee. Senza però rinunciare a portare a termine un programma di opere per la difesa idraulica del territorio iniziato già da alcuni anni.
Sono queste le linee di fondo del bilancio 2002 della Bonifica Renana (
Il 2002 segna per il Consorzio bolognese la conclusione della parte più corposa del programma di opere idrauliche a difesa della pianura bolognese finanziato dalla Regione nel ’98 e un deciso ritorno agli investimenti sull’irrigazione, anche in conseguenza dell’aggravarsi dell’emergenza siccità nel periodo autunno-inverno 2001-2002.
Cominceranno quindi a decollare le grandi opere irrigue, quali la rete per l’irrigazione di Medicina/Medesano Est (valore dell’intervento 4.650.000 Euro), la condotta di adduzione primaria dal CER che porterà l’acqua del Po per la prima volta nell’alta pianura bolognese (valore dell’opera 12.911.000 Euro) e la condotta di collegamento del depuratore di Corticella all’impianto di irrigazione di Dozza (valore dell’investimento 1.291.000 Euro).
Una sorta di passaggio del testimone tra la difesa idraulica e l’irrigazione all’interno del piano degli investimenti del Consorzio. Infatti, per la prima volta nel 2002 le opere irrigue supereranno quelle per la difesa del territorio, le quali rimarranno comunque corpose: arriveranno a conclusione diverse casse di espansione ed una serie di lavori per aumentare la capacità di risposta del sistema idraulico per lo scolo delle acque.
Ciò a conferma che la fondamentale finalità del Consorzio è di dotare il territorio di infrastrutture in grado di affrontare eventi climatici estremi (periodi di siccità seguiti da piogge torrenziali) purtroppo sempre più frequenti.
Trova inoltre spazio nei programmi di investimento della Renana anche un impegno per la sperimentazione della produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili. L’elettricità necessaria per alimentare gli impianti di irrigazione e le idrovore rappresenta per il Consorzio uno dei costi principali, con una bolletta annuale di circa 1 miliardo di Lire. Ma al di là di questo, nel 2002 il Consorzio installerà – con il contributo della Regione – 5 impianti fotovoltaici per la sperimentazione della produzione di elettricità con il sole, al fine di verificare se tale pratica potrà essere in futuro più ampiamente diffusa in agricoltura.
Un’attività impegnativa quella della Renana, che non sarebbe possibile senza una concreta collaborazione del Ministero delle politiche agricole e forestali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna e di tanti Comuni.
LE OPERE IRRIGUE. Nel 2002 si avvieranno diverse opere di notevole importanza. In primo luogo l’avvio dei lavori per la realizzazione della rete intubata di Medicina e Medesano Est per la distribuzione dell’acqua del CER. L’altra grande opera del 2002 sarà la condotta di adduzione primaria dal CER per l’alimentazione del sistema idrico dell’alta pianura bolognese, per il quale il Consorzio ha ottenuto dal Ministero per le politiche agricole un finanziamento di 25 miliardi di Lire (12.011.423 Euro). Si prevede di iniziare i lavori entro luglio e concluderli presumibilmente entro il 2004.
Altra significativa opera del 2002 sarà la condotta per il collegamento dell’impianto di depurazione di Bologna e il nostro impianto di irrigazione Dozza-Castenaso, che consentirà di riutilizzare le acque depurate ad integrazione di quelle provenienti dalla Reno 75: una infrastruttura per la quale il Consorzio ha già ottenuto dalla Regione un finanziamento di 2,5 miliardi di Lire (1.291.142 Euro). Si prevede di avviare i lavori nel 2003, per concluderli nel 2004. Altre due opere significative saranno affrontate nel prossimo anno: la chiusura dell’anello della rete alimentata con l’impianto del Correcchio nell’Imolese e la realizzazione di un impianto di sollevamento per il riempimento dell’invaso Pozzo Rosso.