Appuntamento conclusivo del percorso strategico di condivisione degli obiettivi dell’Ente. Il presidente Stefano Calderoni e il direttore Mauro Monti hanno incontrato i rappresentanti politici
Ferrara, 22 maggio 2021 – L’incontro con i parlamentari ferraresi e i consiglieri regionali, che si è tenuto il 21 maggio a palazzo Naselli-Crispi, ha chiuso la serie di appuntamenti voluti dal Consorzio di Bonifica di Ferrara per dare vita al “Patto per la difesa idraulica ed idrogeologica del territorio ferrarese”. Un percorso partecipato che ha coinvolto anche tutti i Comuni del territorio, le associazioni di categoria, le organizzazioni professionali e le rappresentanze sindacali con i quali si è parlato di due temi chiave per una nuova “era” del Consorzio: il progetto Idropolis, la città dell’acqua e le linee guida del mandato della nuova amministrazione per i prossimi cinque anni. Presenti all’incontro, oltre al presidente Stefano Calderoni e al direttore generale del Consorzio, Mauro Monti, i consiglieri regionali Marcella Zappaterra, Marco Fabbri e i deputati Maura Tomasi e Vittorio Ferraresi.
“Con i rappresentanti della politica – spiega il presidente Calderoni – ho scelto di “dare i numeri”. In primo luogo quelli di Idropolis, la città dell’acqua, che prevede un investimento di circa 230 milioni di euro per 40 macro-interventi legati alla sicurezza idraulica e allo sviluppo di infrastrutture più efficienti. Un progetto che potrebbe cambiare il futuro del nostro territorio e che vorremmo candidare al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Poi i numeri che riguardano la manutenzione e la gestione di 4.200 km di canali e 160 impianti che richiedono un lavoro costante e tempestivo, visto che molti impianti sono datati e il nostro è un ambiente a elevata fragilità. Ai miei interlocutori ho poi spiegato che nelle linee guida di mandato di questa amministrazione c’è un punto essenziale: la mitigazione dei cambiamenti climatici, essenziale non solo per il settore agricolo. Il Consorzio svolge, infatti, una funzione di salvaguardia ecosistemica, grazie a strutture per il sollevamento a terra che impediscano al mare di prendere il sopravvento e facendo un uso sostenibile della risorsa idrica per renderla disponibile nei momenti di necessità.” Il presidente ha concluso l’incontro affermando: “Siamo di fronte a un bivio: o si lavora insieme per proteggere la fragilità del territorio e trasformarlo in una risorsa, anche sviluppando il suo enorme potenziale di turismo ambientale, oppure ci troveremo a lottare separati contro forze, in particolare quelle climatiche, che prenderanno sicuramente il sopravvento.”
Anche il direttore Mauro Monti ha rimarcato la necessità di più risorse destinate a rendere il Consorzio ancora più attivo ed efficiente.
“In passato le Bonifiche sono state etichettate come “enti inutili”, tanto che qualcuno è arrivato a chiederne l’abolizione – spiega il direttore –. Naturalmente non c’è nulla di più falso, ma probabilmente chi vive nelle città non riesce a comprendere pienamente l’impatto della nostra azione per la salvaguardia idrogeologica e i servizi che diamo al settore agricolo. Per questo stiamo facendo, anche con il supporto di ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Italiane), un lavoro di comunicazione capillare per far comprendere la nostra importanza come enti strategici per lo sviluppo dei territori. Ma – continua Monti – l’utilità del Consorzio può essere garantita pienamente solo se investiamo per rendere più efficienti i nostri impianti. Per questo abbiamo chiesto ai parlamentari presenti oggi di ascoltare e accogliere le nostre istanze, una tra tutte: più risorse per rispondere ai bisogni dei cittadini di vivere in un territorio sicuro e alle richieste delle aziende agricole che fronteggiano ogni giorno i cambiamenti climatici. Più risorse significa migliore gestione delle strutture, risparmio energetico e più tempestività per dare un servizio sempre più di qualità”.