Roma, 21 maggio 2021 – Premi agli agricoltori che adottano tecniche di agricoltura conservativa mirate a mantenere la fertilità dei terreni. Li propone un progetto emiliano di valore europeo (Life Agricoltura), interessante i terreni di 15 aziende dimostrative nelle province di Reggio Emilia, Parma e Modena. “L’agricoltore si sentirà così riconosciuto come custode del suolo, grazie alle buone pratiche agricole”  sottolineano  Marcello Bonvicini, presidente del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale e Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino, promotori del progetto. I suoli sono substrati, che si formano in processi lunghi anche migliaia di anni; hanno molteplici funzioni: gli strati più superficiali sono quelli, in cui si conserva maggiormente la sostanza organica. A certificare la salute dei terreni è la presenza di micro organismi e già ora è dimostrato come l’agricoltura conservativa consenta una maggiore biodiversità. “Purtroppo, anche l’Italia sta perdendo biodiversità nei terreni. Il suolo è una risorsa non rinnovabile, se non con tempi e costi altissimi – conclude Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)  – Per questo, stiamo contribuendo a sperimentare nuove tecniche agronomiche e puntiamo ad avere entro il 2023 le prime risposte in termini di biodiversità e produzione sostenibile.”

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