È entrata in funzione la seconda “isola” fotovoltaica presso la centrale irrigua Santerno-Senio 2 in via Ordiere a Solarolo. In tal modo l’innovativo impianto fotovoltaico galleggiante “Loto”, progettato appositamente dai tecnici del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale per la centrale di pompaggio, se raddoppia dal punto di vista delle dimensioni, triplica in quanto a produzione di energia. Su una superficie analoga a quella dell’impianto già esistente, infatti, la nuova “isola” sviluppa grazie ai moderni pannelli ad alto rendimento una potenzialità di 38 Kw (per una produzione annua di 45.000 kwh) anziché di 20 kw. Con gli inverter a bordo, poi, permette di far arrivare a terra già corrente alternata anziché corrente continua. Inoltre si è di molto abbassato il costo di realizzazione delle “isole” fotovoltaiche, passato dai 3.200 euro per kw della precedente ai 2.000 circa dell’attuale e ormai soltanto di poco superiore a quello degli impianti a terra, che tuttavia garantiscono un’efficienza nettamente inferiore rispetto agli impianti in acqua.
La peculiarità dell’impianto fotovoltaico di Solarolo è rappresentata dal fatto di essere posizionato su una struttura galleggiante a cui è stata data una forma che richiama quella della foglia del loto, tipica pianta acquatica presente in stagni e laghetti.
Il progetto è nato con l’intento di perseguire tre obiettivi. In primo luogo contribuire allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili senza sottrarre superfici alle attività produttive, come normalmente avviene per gli impianti a terra. Si utilizza, infatti, uno specchio d’acqua che è una pertinenza dell’adiacente centrale di pompaggio irrigua gestita dal Consorzio. In secondo luogo si è inteso contenere i costi dell’attività di distribuzione irrigua a carico delle aziende agricole servite dall’impianto consortile e impegnate in particolare in coltivazioni ortofrutticole, che richiedono l’approvvigionamento di acqua. Tra i tanti compiti del Consorzio vi è proprio quello di soddisfare appieno le esigenze di fabbisogno irriguo di queste colture a costi compatibili con margini di redditività che negli ultimi anni si sono drasticamente ridotti. Infine, un impianto del genere permette di ridurre al massimo l’impatto ambientale: i pannelli sono disposti su supporti galleggianti in orizzontale, senza la normale inclinazione che viene data negli impianti a terra. Ciò riduce notevolmente l’impatto visivo, tanto che, dalla vicina strada, la presenza dell’impianto non si nota. Il progettista del Consorzio, l’ingegnere Elvio Cangini, ha stimato che la perdita di rendimento dovuta alla mancata inclinazione è più che compensata dalla maggiore efficienza che si ha in ambiente acquatico per l’effetto di riduzione della temperatura e per il maggior riflesso della luce del sole. Questa previsione è stata confermata nei circa tre anni di esercizio dell’impianto.
Gli ottimi risultati ottenuti in questo lasso di tempo e i risultati ancora migliori che si otterranno con la nuova “isola” grazie ai miglioramenti tecnologici e ai diminuiti costi, hanno portato il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale alla decisione di dotare di impianti fotovoltaici galleggianti tutte le centrali irrigue che verranno realizzate in futuro, in modo da creare strutture nel complesso autosufficienti dal punto di vista del fabbisogno energetico, con indubbi vantaggi dal punto di vista economico e ambientale.
Inoltre il modulo a foglia adottato nell’impianto di Solarolo consente la massima flessibilità di esercizio. La struttura galleggiante si adatta benissimo, infatti, alle normali escursioni del livello dell’acqua che si possono avere nel laghetto e consente anche di sostenere senza problemi l’eventuale carico dovuto a precipitazioni nevose. Una dimostrazione pratica di ciò si è avuta nel corso dell’inverno appena concluso le cui abbondantissime nevicate non hanno causato alcun problema all’impianto. In più questa particolare conformazione agevola gli ordinari interventi di manutenzione dell’invaso.
L’impianto fotovoltaico galleggiante “Loto” di Solarolo ha anche suscitato curiosità nei mezzi di informazione nazionali. A luglio dello scorso anno la trasmissione di Rai Uno Unomattina Estate gli aveva infatti dedicato un ampio servizio. Il servizio si collocava all’interno di un reportage realizzato dalla trasmissione sui micro-impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, con una particolare attenzione al contributo dei consorzi di bonifica nel settore. Da questo punto di vista l’impianto fotovoltaico “Loto” di Solarolo rappresenta un caso unico, in quanto prototipo progettato e realizzato dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale quale originale sistema che sfrutta la disponibilità di un’area occupata da uno specchio d’acqua artificiale.