Reggio Emilia, 26 Aprile 2021 – All’indomani della comunicazione riguardante la scelta di Matteo Catellani di dedicarsi interamente all’ambizioso progetto volto ad infrastrutturare la Val d’Enza, affinché possa colmare il pesante deficit idrico evidenziato dai più recenti studi, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha riunito oggi, secondo le norme statutarie vigenti, il suo Consiglio di amministrazione per provvedere all’elezione del nuovo presidente che guiderà l’ente fino al termine della legislatura. Nella sede reggiana di via Garibaldi i consiglieri, in conformità con i dettami della normativa Covid, hanno espresso di persona la loro preferenza eleggendo come nuovo vertice della governance consortile l’imprenditore agricolo Marcello Bonvicini (ex-vice presidente) con larga maggioranza (20 voti favorevoli 2 astensioni 3 contrari); al suo fianco, Arianna Alberici confermata alla vice presidenza e lo stesso Matteo Catellani nel ruolo di vice presidente vicario con delega a seguire il progetto dell’invaso in Val d’Enza e delle relative azioni accessorie. Il comitato manterrà dunque gli stessi componenti e, oltre ai tre sopracitati, comprenderà Ugo Franceschini e Tiziano Pataccini.
“È con grande senso di responsabilità che mi accingo a svolgere con rinnovato impegno questo compito – ha esordito Marcello Bonvicini – ringraziando Matteo Catellani nella consapevolezza che il rilevante lavoro realizzato fino ad oggi, sia in termini di manutenzioni, sia sotto il profilo delle molteplici progettazioni strategiche ideate è stato sempre condiviso per obiettivi e percorsi amministrativi con tutta la governance per il bene dei consorziati e della comunità intera. È per questo che, avendo ben chiara la strada da percorrere, affronteremo quel che ci separa dalla fine della legislatura con uguale slancio e determinazione”.
La riflessione del neo-presidente, nel momento della proclamazione, ha toccato la sfera più personale e privata che però, mai come oggi, si compenetra con quella pubblica. “La mia famiglia – ha concluso Marcello Bonvicini – a partire da mio nonno, storicamente si è adoperata con continuità per la tutela e per garantire l’approvvigionamento idrico nel territorio Reggiano: di certo non sarò io a cambiare rotta, visto che ho scelto come professione quella di imprenditore agricolo. Questa è un’opportunità che cercherò di cogliere al meglio insieme a tutto il consiglio”.