Premiate le tecniche d’irrigazione maggiormente performanti con possibilità concreta di riduzione dei costi aziendali. Ecco le nuove regole per l’irrigazione del Consorzio di Bonifica Parmense: autorizzazione al prelievo idrico, censimento delle aziende agricole e degli appezzamenti da iscrivere alla campagna irrigua che sta partendo
Parma, 2 Marzo 2021 – Per un comprensorio come quello Parmense, caratterizzato da un lungo elenco di colture del territorio vocate alla produzione di tipicità uniche DOP e IGP (Parmigiano Reggiano, pomodoro e tante altre) e alla base dell’intero sistema agroalimentare del paese, l’avvio della stagione dell’irrigazione rappresenta uno spartiacque fondamentale tra le aspettative pianificate in inverno e la fase pratica, quella in campo, che genererà la quantità e la qualità del prodotto e il reddito procapite di ogni singola impresa che opera da protagonista nel settore.
Così, in uno scenario globale in cui le ripercussioni dei mutamenti climatici in atto influenzano la stagionalità un tempo consolidata, oggi, purtroppo, ogni azienda fa conti più o meno salati con le opportunità concrete di approvvigionamento idrico per l’irrigazione, alla luce degli ormai endemici lunghi periodi siccitosi dell’area Emiliano-Romagnola. Ed è in questo contesto che il ruolo esercitato dai Consorzi di Bonifica si è fatto progressivamente sempre più rilevante e la determinazione di una data precisa per l’inizio della possibilità di irrigare è altrettanto essenziale.
Nell’area gestita dalla Bonifica Parmense, che può contare su oltre 1500 km complessivi di rete, l’irrigazione inizierà già nel mese di Marzo ed il suo avvio, in linea con la normativa nazionale, potrà contare su un nuovo Regolamento Irriguo recentemente licenziato dal Comitato consortile; l’ente infatti invierà alle aziende agricole che utilizzano la risorsa idrica della bonifica tutta la necessaria documentazione utile per la gestione della pratica irrigua, già da questa stagione, in modo da consentire al Consorzio di Bonifica stesso di conoscere preventivamente ed in modo capillare le richieste derivanti da ogni singola pianificazione delle colture delle imprese agricole.
La necessità di pianificare la stagione irrigua rientra proprio nell’ottica di ottimizzazione l’utilizzo “intelligente” e virtuoso dell’acqua, una risorsa esauribile in natura che scarseggia sempre di più, e da qui, la conseguente ed inevitabile necessità di organizzare la sua erogazione in modo efficace, limitando al massimo le possibili perdite e incentivando maggiormente l’impiego delle acque superficiali in alternativa al prelievo da falda sotterranea. Per questo che il Consorzio, nell’ambito della legislazione comunitaria, nazionale e regionale, promuove azioni volte al risparmio della risorsa.
A tal fine, in fase di riparto del contributo irriguo, alle aziende che dichiareranno di praticare una delle tecniche d’irrigazione appartenenti alla classe di efficienza Alta, sarà applicato un coefficiente riduttivo pari al – 10%; di contro, alle aziende che utilizzeranno tecniche d’irrigazione appartenenti alla classe di efficienza Bassa sarà applicato un coefficiente d’incremento pari al +10%. Una ratio votata alla “premialità” e al probabile contenimento dei costi che responsabilizza e premia al contempo l’imprenditore agricolo oculato, ma che lo fa diventare primo attore del benessere del suo territorio e di una agricoltura sostenibile. Pertanto, al fine di usare al meglio la risorsa idrica il Consorzio della Bonifica Parmense promuove l’utilizzo di IRRINET-IRRIFRAME, il servizio digitale gratuito per l’irrigazione intelligente (scaricabile anche su App) ideato dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) per tutti i Consorzi e rivolto ad agricoltori e tecnici in grado di fornire consigli irrigui adeguati e personalizzati sia in termini di tempi d’intervento che di volumi da erogare. Inoltre, ai Consorzi di Bonifica è richiesto tramite il sistema SIGRIAN (Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura), di quantificare gli usi dell’acqua in agricoltura, al fine di garantire l’uso consapevole della risorsa idrica, riducendo i prelievi dai corpi idrici naturali e programmando interventi per il miglioramento della qualità della risorsa e il potenziamento della rete di distribuzione.
Riassumendo e semplificando insomma si evidenzia come l’imprenditore agricolo paghi per quanto utilizza il prelievo irriguo ovvero che le gestioni e l’utilizzo delle pratiche che assicurano una migliore gestione della risorsa idrica, con un occhio al territorio e alla sua sostenibilità, permettono anche una sostanziale e possibile riduzione dei costi d’impresa, con particolare riferimento alle cosiddette “quote variabili” (costo delle singole bagnature).
Infine si ricorda che l’esercizio irriguo stagionale sarà sempre gestito nelle forme tradizionali vale a dire la prenotazione dell’irrigazione da parte delle aziende presso il personale di campagna del Consorzio.
“Con la nuova fase di rinnovamento dell’ente, approntata dal personale del Consorzio in ogni suo settore, intendiamo coinvolgere tutti gli aspetti dell’operatività – evidenzia il direttore generale della Bonifica Parmense Fabrizio Useri – e, in questo specifico caso, offrire una positiva evoluzione nel comparto irrigazione muovendoci nella direzione del pieno adempimento delle normative regionali ed europee volte al risparmio idrico. L’aspetto rilevante della prenotazione della risorsa è indirizzato verso uno sviluppo tecnologico che terrà conto delle irrigazioni più virtuose premiandole con una riduzione finale del 10% sugli importi”.
Sull’imminente campagna interviene anche la presidente del Consorzio di Bonifica Parmense Francesca Mantelli: “L’approvazione del nuovo regolamento irriguo garantisce alla Bonifica Parmense una positiva continuità nel rapporto con i propri consorziati sensibilizzandoli verso un necessario cambio di passo che vede l’ente impegnato in nuove progettazioni a contrasto della dispersione di risorsa e volte a quell’efficientamento del sistema irriguo consortile in grado di migliorare la distribuzione dell’acqua a tutto vantaggio dell’agricoltura sul territorio”.
Il Consorzio della Bonifica Parmense, al fine di rilasciare l’autorizzazione al prelievo d’acqua della rete irrigua consortile, chiede alle Aziende di:
- compilare ed inoltrare la domanda di autorizzazione al prelievo. La stessa avrà durata variabile in funzione della tipologia di prelievo come da Regolamento irriguo consultabile sul sito del Consorzio www.bonifica.pr.it.
- compilare e inoltrare la Scheda Appezzamenti Irrigui allegato 2. Inserendo:
- il codice appezzamento (ID) che identifica l’ubicazione della particella/terreno, estrapolato da un archivio cartografico dove son già codificati gran parte dei ter- reni storicamente irrigati allegato 3. In mancanza del codice ID, riportare i dati catastali;
- superficie dell’appezzamento (Ha);
- indicare se l’appezzamento è iscritto a IRRINET;
- tipologia di coltivazione;
- data semina/trapianto (escluse le colture pluriennali e le coltivazioni arboree);
- il nome del canale di bonifica;
- tipologia impianto d’irrigazione;
- codice irriguo;
- portata nominale (l/s).
La documentazione suddetta fungerà da prenotazione irrigua per l’intera stagione e dovrà essere inviata entro il 31 marzo via mail all’indirizzo “protocollo@pec.bonifica.pr.it” unitamente alla scansione di un documento di identità del dichiarante.
Ogni bagnatura sarà organizzata e prenotata rapportandosi col personale di campagna dell’Ente; sarà registrata nella scheda corrispondente ad ogni appezzamento e verrà validata dall’azienda irrigante o richiedente a fine campagna.
Il rilascio o rinnovo dell’autorizzazione all’attingimento della risorsa idrica è subordinato, così come previsto dal regolamento irriguo vigente, al regolare pagamento dei tributi consortili richiesti dal Consorzio al 31 Dicembre dell’anno precedente all’esercizio irriguo, di cui si chiede l’iscrizione. Il Consorzio, per il rilascio dell’autorizzazione, potrà esaminare ed accordare piani di rientro per il pagamento delle quote non pagate.
Si precisa che l’autorizzazione all’attingimento della risorsa idrica verrà rilasciata a titolo gratuito, mentre saranno soggette a pagamento solo le irrigazioni attraverso l’applicazione delle tariffe della quota variabile, deliberate dal Consorzio ad inizio campagna irrigua.