PIACENZA – Il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, in merito alle intense e prolungate precipitazioni verificatesi negli ultimi giorni, ha fatto presente come le opere di Bonifica abbiano svolto al meglio il loro compito consentendo di preservare il territorio contenendo e allontanando le acque di pioggia. Rammenta che lo sgrondo delle acque meteoriche nella canalizzazione artificiale, nei colatori naturali e nei torrenti della nostra provincia, ha determinato rilevanti portate di piena. La copiosa pioggia che si è abbattuta sull’Appennino in questi ultimi giorni, ha ingrossato notevolmente i torrenti, mettendo a dura prova la tenuta degli argini. Il rischio di frane e smottamenti, con l’arrivo delle prime piogge, è una realtà presente su tutto l’Appennino, in particolare in alcune località del crinale dove il risveglio di movimenti franosi si ripete regolarmente ogni anno in questa stagione.
I tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza, in merito alle intense precipitazioni verificatesi nella giornata odierna hanno fatto sapere come le opere di bonifica hanno svolto il loro compito consentendo di contenere gli effetti di una precipitazione piovosa intensa e prolungata. Le dighe del Molato e di Mignano, gli impianti idrovori e tutte le opere di bonifica sono entrate in funzione, e sono costantemente presidiate dal personale del Consorzio.
Per quanto riguarda il territorio di colline e pianura della Val Tidone, il tecnico del Consorzio geom. Fabio Rogledi spiega che il torrente Tidone ha beneficiato della regolazione delle portate in uscita dalla Diga del Molato; infatti le precipitazioni registrate nelle ultime 24 ore sono risultate pari a circa 68 mm, che hanno determinato una portata in ingresso lago di 5 mc/sec. Analoga la situazione si presenta in Val d’Arda, dove la diga di Mignano ha raggiunto una portata massima in ingresso lago pari a 23 mc/sec con una piovosità registrata nelle ultime 24 ore pari a 51 mm.
“Anche questa volta il sistema ha retto – conclude il Presidente Zermani; il complesso e silenzioso lavoro della Bonifica permette quotidianamente di preservare il territorio provinciale dai fenomeni di dissesto idrogeologico. La rete di canali gestita dal Consorzio si estende per circa 2.000 chilometri sul territorio della provincia di Piacenza. Tale complesso sistema ha consentito l’allontanamento dell’ingente quantità d’acqua piovana che nell’arco di poche ore ha interessato l’intero territorio provinciale”.