Generazioni di studiosi si sono formati studiando la “Storia del paesaggio agrario italiano (1961)”. Un’opera “italiana” che compie 50 anni. Per questo tra le celebrazioni dei 150 anni dall’Unità d’Italia lo studio della figura di Emilio Sereni ha definito il patrimonio incomparabile di paesaggi forgiati dall’uomo nel corso dei secoli. Antiche civiltà, avvento di nuove tecnologie e bisogni (dall’estendersi dell’edilizia privata e industriale alle nuove infrastrutture pubbliche, ai processi di globalizzazione) hanno inciso nel creare il paesaggio.
Le celebrazioni sereniane sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, sono una iniziativa dell’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), che conserva l’importante e prestigiosa Biblioteca Archivio di Emilio Sereni, e della Società Geografica Italiana, in collaborazione con numerosi enti e associazioni tra i quali il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. A Gattatico prende il via una tre giorni di studio internazionale a partire da giovedì 11 novembre.
La Conferenza Stampa si terrà lunedì 7 novembre alle ore 11.30 presso la sala Prampolini del Palazzo del Portico in Corso Garibaldi, 42 (Reggio Emilia).
Saranno presenti:
Gabriella Bonini, responsabile del progetto delle Celebrazioni Sereniane 2011 e direttore della Biblioteca e dell’Archivio Emilio Sereni
Roberta Rivi, assessore provinciale all’agricoltura
Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
Chiara Visentin, membro del Comitato Scientifico del Convegno e curatrice della mostra Gli “strumenti” di Emilio Sereni. Contesti scientifico-letterari per la Storia del paesaggio agrario italiano in Palatina di Parma
Massimo Quaini, membro del Comitato Scientifico del Convegno e curatore della Mostra di Roma e del relativo catalogo “Paesaggi agrari. L’irrinunciabile eredità di Emilio Sereni”