‘La fragilità idrogeologica del territorio modenese di montagna e di pianura deve essere al centro di uno sforzo congiunto e concertato fra Consorzio di bonifica e tutti gli enti territoriali e di gestione del territorio per restituire un livello di sicurezza accettabile ad un comprensorio fra i più popolati e industrializzati del Nord Italia’. Così il presidente del Consorzio di bonifica di Burana, Elio Molinari, ha commentato con soddisfazione l’approvazione del bilancio preventivo 2002 del Consorzio anche alla luce del successo del Convegno nel corso del quale è stato presentato lo studio realizzato dal Consorzio in collaborazione col Distart (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture dell’Università di Bologna) che individua i punti critici della rete idraulica di bonifica della Bassa pianura modenese e propone gli interventi necessari per il suo adeguamento.
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Il bilancio 2002 del Consorzio prevede il pareggio tra entrate e uscite a 35.877.049 euro pari a circa 70 miliardi di lire di cui le spese correnti, fondate su un introito di contribuenza di circa 16 miliardi, ascendono a 25 miliardi. Solo per la manutenzione ed esercizio delle opere di bonifica consortili (diserbi e ripresa frane, manutenzione ed esercizio impianti e manufatti, ecc.) sono previsti oltre 6 miliardi e altrettanto per lavori finanziati. Particolare attenzione è stata riservata in termini di maggiori investimenti alla montagna cui vengono destinate risorse per un totale di 193.000 euro.
Grazie all’ampliamento della base imponibile, e ad una accorta politica di contenimento delle spese, la contribuenza complessiva (pari a 8.272.464 euro) registra un aumento medio pari all’1,66%, nettamente al di sotto del tasso di inflazione programmata (2,5%).