Con un intervento da 52 mila euro l’ente consortile ha effettuato la ricostruzione di una sponda di raccordo del Cavo Lama e la ripresa della frana allo scarico del fiume Secchia
Moglia (MN), 26 gennaio 2021 – Con un duplice intervento dall’importo complessivo di 52 mila euro – che ha visto la ricostruzione di una sponda di raccordo tra la Passerella sul Cavo Lama e la Chiavica Sfioratore e la ripresa della frana allo scarico nel fiume Secchia a valle della Chiavica Emissaria – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha posto ulteriormente in sicurezza il nodo idraulico di Mondine, nel Comune di Moglia (MN), che costituisce un punto di fondamentale importanza per l’assetto dell’intero reticolo idraulico in gestione al Consorzio. Nel nodo idraulico di Mondine – ove confluiscono i principali collettori del sistema delle Acque Alte consortili (Cavo Lama e Cavo Parmigiana Moglia) – era stato realizzato, subito dopo il terremoto del 2012, un impianto irriguo provvisorio, ora in gran parte smantellato a seguito della costruzione del nuovo impianto di sollevamento irriguo. In quel tratto, di raccordo tra la Passarella sul Cavo Lama e la Chiavica Sfioratore, si sono verificate importanti frane. Così pure, allo sbocco in Secchia delle acque attraverso la Chiavica Emissaria si era verificata una grossa frana a causa delle piene che hanno interessato il corso d’acqua quando ancora i nuovi profili arginali (realizzati in seguito alla costruzione della nuova chiavica), non erano completamente assestati: per tali ragioni l’intervento ha visto anche la ricostruzione delle sponde allo sbocco della Chiavica stessa. Nello specifico, entrambe le criticità sono state risolte utilizzando le palancole a suo tempo provvisoriamente posate per la realizzazione dell’impianto irriguo di emergenza. Le palancole sono state sezionate in due parti da 6 metri ognuna consentendo la ricostruzione sia della sponda del Cavo lama tra la Passerella e la Chiavica Sfioratore, sia delle sponde allo sbocco della Chiavica Emissaria in Secchia. Successivamente si è proceduto alla risagomatura delle scarpate. I lavori sono stati infine completati con la realizzazione delle difese spondali grazie alla posa in opera di massi. Questi interventi hanno consentito al tempo stesso di mettere in sicurezza non solamente il Nodo Idraulico di Mondine, ma anche il territorio circostante, maggiormente presidiato per effetto di una migliore regimazione del Cavo Lama e del Fiume Secchia, rafforzando la funzione di difesa idraulica propria delle opere di Bonifica.