ARRIVA DALLE MARCHE LA NUOVA PROPOSTA ANBI PER LE POLITICHE DI CONTRASTO ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI CLIMATICA: UN UFFICIO CONSORTILE DI PROGETTAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO
FRANCESCO VINCENZI: “DI FRONTE ALLA CRESCENTE VIOLENZA METEO È URGENTE MIGLIORARE LA RESILIENZA DEI TERRITORI. INVASI E RETE IDRAULICA HANNO CONTENUTO LE CONSEGUENZE DEL MALTEMPO”
Roma, 10 dicembre 2020 – Arriva da Macerata, un nuovo tassello della “cultura del fare”, testimonianza dell’impegno dei Consorzi di bonifica e irrigazione per aumentare la resilienza dei territori alla crisi climatica, che in questi giorni ha dato ulteriore dimostrazione dell’estremizzazione degli eventi atmosferici. Si chiama “Bonifica Marche Engineering” ed è dotato di professionalità giovani e preparate in vari settori (dall’ingegneria all’architettura, passando per la geologia e l’agronomia) con un solo scopo: combattere su tutti i fronti la complessa battaglia contro il dissesto idrogeologico. “Dotare il territorio di una struttura pubblica di progettazione e direzione dei lavori per la realizzazione, in tempi brevi, di opere pubbliche è un’opportunità per essere in sintonia con i tempi imposti dall’Unione Europea per l’utilizzo dei fondi del Next Generation EU”: a spiegare le ragioni del nuovo “concept” di ufficio progettazione del Consorzio di bonifica Marche, è il Presidente dell’ente consortile, Claudio Netti. “Come diciamo da tempo – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – oggi il principale problema non è la disponibilità di risorse per la prevenzione idrogeologica, ma la possibilità di spenderle a causa di quella cattiva burocrazia, nemica degli interessi del Paese. Con l’iniziativa marchigiana, i Consorzi di bonifica e di irrigazione confermano la caratteristica di essere rimasti gli unici enti territoriali di progettazione.” Il Presidente di Bme (Bonifica Marche Engineering), Michele Maiani, aggiunge: “Il Consorzio di bonifica si è voluto dotare di una struttura ad hoc per farsi trovare pronto di fronte alle opportunità dei programmi europei: da un lato, si tratta di una realtà in grado di assumersi la responsabilità di progetti per il territorio marchigiano; dall’altro, di uno strumento competente a disposizione di enti pubblici come la Regione ed i Comuni.” “I piani di intervento periodicamente presentati – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – dimostrano l’azione costante dei Consorzi di bonifica ed irrigazione a servizio del territorio. Abbiamo già fatto molto e siamo pronti a progettare tanto altro, perché gli eventi di questi giorni hanno confermato l’importanza fondamentale degli invasi e della rete idraulica minore nel contenere le ondate di piena a seguito di piogge particolarmente copiose e prolungate, riducendo le già pesanti conseguenze per le comunità e l’economia. La risposta di prospettiva non può essere la proclamazione degli stati di calamità, che ristora solo il 10% dei danni, ma opere di prevenzione, che costerebbero 7 volte meno dall’intervenire post evento. Ricordo che il Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, presentato da ANBI proprio in funzione del Recovery Plan, è composto da 858 progetti definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, per un importo complessivo di circa 4 miliardi 339 milioni di euro, capaci di attivare oltre 21.000 posti di lavoro.” A guidare la squadra di professionisti del “Bonifica Marche Engineering” è l’ingegnere, Nafez Saqer. In tanti hanno salutato con interesse l’avvio della nuova struttura: dagli Enti Locali alle Organizzazioni Professionali Agricole fino all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche.