PIACENZA – I vertici del Consorzio di Bonifica di Piacenza, ed in particolare il Presidente Fausto Zermani e il Direttore Ing. Roberto Ceruti hanno incontrato il Prefetto di Piacenza Dott. Antonino Puglisi per illustrare, in occasione delle imminenti iniziative della settimana della bonifica – che si terranno dal 7 al 15 maggio prossimo – i compiti e le attività che vengono svolte dall’ente consortile. Sono state sinteticamente rappresentate le problematiche dell’attività di bonifica con particolare riguardo alle conseguenze dei mutamenti climatici nell’ambito di un territorio provinciale che, negli ultimi decenni, ha subito, specialmente in pianura, rilevanti interventi di urbanizzazione e, conseguentemente, di impermeabilizzazione dei suoli.
Il Prefetto è stato messo al corrente dei principali interventi di potenziamento delle opere di bonifica e di costruzione di nuove opere resesi necessarie per assicurare la regimazione delle acque meteoriche – acque che giungono alle reti consortili con portate sempre più rilevanti e in tempi sempre più brevi – e il loro allontanamento nel fiume Po attraverso gli impianti idrovori presenti lungo la fascia rivierasca del fiume.
Sono state illustrate inoltre le problematiche relative all’attività di bonifica nei territori montani, in particolare sono stati sottolineati gli interventi volti a contenere il dissesto idrogeologico ed è stato fatto presente come il Consorzio, con oltre 60 acquedotti rurali e 125 chilometri di viabilità anch’essa rurale, consente alla residua popolazione ancora residente e operante in montagna di fruire di tali servizi essenziali.
E’ stato pure sottolineato il gravoso problema della carenza idrica che condiziona lo sviluppo dell’economia agricola piacentina e il lavoro svolto nell’ultimo decennio per recuperare le dighe di Mignano e Molato. Si è anche sottolineata l’importanza di stoccare l’acqua dei torrenti appenninici quando questa nei mesi invernali è, generalmente, abbondante per destinarla, nei siccitosi mesi estivi all’agricoltura.
Il Presidente ha infine fatto presente che l’attività di bonifica si avvale dei finanziamenti pubblici per la realizzazione di nuove opere e per la manutenzione straordinaria delle opere esistenti, mentre la manutenzione ordinaria, l’attività di vigilanza e il monitoraggio dei comprensori sono sostenuti dalla contribuenza consortile, tutto ciò in un contesto sinergico tra pubblico e privato che è, da sempre, presente nella bonifica e che, di recente, viene auspicato anche per le altre pubbliche Amministrazioni.