FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI “IN SICILIA BISOGNA VALORIZZARE LE POTENZIALITA’ DEI CONSORZI DI BONIFICA PONENDO FINE AI COMMISSARIAMENTI E RIDANDO LORO DEMOCRAZIA, AUTOGOVERNO ED ECONOMICITA’ GESTIONALE”
Roma, 16 luglio 2020 – Sono 12, per un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro, i progetti per la salvaguardia idrogeologica, redatti dai Consorzi di bonifica siciliani e ricompresi nel Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, presentato dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). A questi vanno aggiunti i progetti inerenti la sistemazione di tre dighe: nei comprensori di Caltagirone (importo: 110 milioni di euro), Gela (importo: 3.600.000 euro) e Palermo (diga di Garcia, per un importo di 80 milioni di euro); pur destinati prioritariamente all’irrigazione, tali interventi infrastruttureranno opere importanti anche per trattenere eventuali “bombe d’acqua”.
“Tali progetti capaci anche di garantire centinaia di posti di lavoro – conclude Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – confermano le capacità progettuali ancora presenti nei Consorzi di bonifica siciliani, annichiliti da commissariamenti senza fine, conseguenza di una mal interpretata funzione della politica ed a cui è urgente porre fine, restituendo agli enti consorziali le funzioni democratiche di autogoverno e la capacità di essere efficienti soggetti economici a servizio del territorio come avviene nel resto d’Italia.”