È attivo dal 15 febbraio il servizio di irrigazione anticipata per le diverse aziende agricole che ne hanno fatto richiesta: il Consorzio della Bonifica Burana, in deroga alla stagione irrigua ordinaria, terrà dunque parzialmente invasata la propria rete idrica limitatamente alle sole colatizie, al fine di venire incontro alle esigenze degli utenti agricoli, in particolare per le “colture forzate” in serra o tunnel.
Inoltre, nel periodo dal 15 Marzo al 15 Aprile, il Burana attiverà il servizio antibrina per coloro che ne vorranno fare richiesta, in linea con la disponibilità dell’Ente a rispondere, nei limiti del possibile, alle esigenze straordinarie dell’utenza.
Serre
Il servizio antibrina si propone di proteggere le colture agricole pregiate, spesso danneggiate da improvvisi abbassamenti della temperatura. A farne le spese sono principalmente le gemme ed i fiori delle coltivazioni frutticole tipiche.
Il servizio prevede l’invaso parziale anticipato della rete dei canali e quindi l’attivazione di alcuni impianti pluvirrigui, come il Concordia Sud, che distribuiscono acqua in pressione attraverso tubazioni sotterranee. Questo consente ai coltivatori di attivare l’impiantistica aziendale predisposta per proteggere le piante attraverso la tecnica dell’irrigazione antibrina.
La tecnica si basa sul principio di proteggere i fiori e le gemme dall’eccessivo abbassamento della temperatura, mantenendoli a livelli non inferiori ai -2 gradi: in pratica, quando l’acqua spruzzata sopra la pianta gela, questa rilascia calore e ciò permette di creare una coltre protettiva termica che impedisce o riduce fortemente i danni provocati dal gelo. Le condizioni per le brinate si verificano prevalentemente all’alba, quando la perdita di calore per irraggiamento determina un progressivo raffreddamento dell’aria: un fenomeno ormai noto ai produttori che ogni anno, sempre più numerosi, chiedono che venga attivato questo servizio. “La scelta di soddisfare le richieste di anticipo di acqua per irrigare o per il servizio antibrina – dichiara il presidente del Burana, Francesco Vincenzi – “è frutto della consapevolezza delle difficoltà che incontra il mondo produttivo agricolo oggi nel far fronte ai fenomeni meteo-climatici e alle necessità delle numerose colture in serra delle nostre zone, le quali richiedono tempi di irrigazione dilatati al fine di soddisfare un mercato sempre più esigente.”
Il direttore del Consorzio di Burana, Claudio Negrini, aggiunge: “lo svaso dei canali durante il periodo invernale nasce da una precisa esigenza di sicurezza: assicurare la massima prudenza nel periodo in cui le precipitazioni gravano maggiormente sulla rete dei canali. Questo non esclude che, con la massima accortezza e dove le condizioni di sicurezza lo consentono, si possano attivare manovre idrauliche ed una particolare sorveglianza al fine di trattenere, in alcuni settori del sistema di bonifica, le sole acque di pioggia utili a valorizzare al massimo il potenziale produttivo del nostro territorio.”