Controllo del gambero invasivo nei canali di bonifica: è l’argomento dell’incontro indetto da Comune di Campegine, dalla Riserva naturale orientata Fontanili di Corte Valle Re e dall’ente Parchi e Riserve dell’Emilia Romagna, in programma per il 9 febbraio. La serata, che inizierà alle ore 20.45 presso il Centro Culturale Imerio Cantoni di Campegine, in via Amendola, 51, fa parte dell’iniziativa ‘La conservazione della biodiversità: benefici e opportunità. Ciclo di serate per conoscere, valorizzare, agire’. “E il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è da tempo in prima fila per combattere le pericolose conseguenze dovute ai gamberi rossi della Louisiana – spiega Marino Zani presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale -. Questi animali alloctoni (così come le nutrie), infatti, provocano infiltrazioni degli argini con conseguenti perdite d’acqua, rischi di esondazioni e danni alle colture limitrofe e, a volte, ad aree urbanizzate. Per questo siamo chiamati ad utilizzare soluzioni diverse rispetto alla semplice ricostruzione degli argini in terra danneggiati”.
Quale la vostra proposta?
“D’intesa con gli enti preposti, già da diverso tempo cerchiamo di allontanare le specie alloctone dal suo comprensorio: ne va della sicurezza del territorio”.
“Il gambero rosso della Louisiana – spiega Vito Fiordaligi, direttore –, è noto a causa della sua pericolosità: provoca ingenti danni ecologici e rilevanti danni economici a causa degli effetti negativi indotti su agricoltura, pesca e altre attività umane. Inoltre, la sua intensa attività di scavo provoca i ben noti danni strutturali agli argini, sia di corsi d’acqua naturali e artificiali”.


“In particolare – aggiunge Aronne Ruffini, dirigente consortile – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, già dall’anno 2008, ha messo a punto con l’Università degli studi di Firenze un adeguato piano triennale di gestione delle zone umide. Il progetto è volto al controllo numerico e all’eradicazione delle popolazioni di questa pericolosa specie invasiva”.
Tra i diversi interventi manutentivi promossi dall’Emilia Centrale, da segnalare la messa in sicurezza del Canale di Ronchi, presso via Bigi, a Bagnolo in Piano. “E’ un canale ad uso irriguo, come tanti se ne vedono nella pianura – riprende Vito Fiordaligi, direttore dell’ente – dove, come quotidianamente rileviamo, c’è una forte presenza di gamberi della Louisiana e di nutrie. Ne deriva che, pur essendo in aperta campagna, è soggetto a perdite d’acqua e rischio esondazioni con danni alle colture limitrofe”.
Durante la prima parte del convegno interverranno il dirigente consortile Aronne Ruffini e la dottoressa Elena Cecchinelli del dipartimento di biologia evoluzionistica ‘Leo Pardi’ dell’Università di Firenze. Nella seconda parte, che prende il nome ‘Impatto delle specie alloctone nel reggiano: norme di riferimento e ruolo della Provincia’ esporrà la sua relazione l’ispettore capo Lorenzo Ferrari, dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia di Reggio Emilia.