Realizzato in sinergia tra Bonifica dell’Emilia Centrale e Comune di Carpi, l’intervento di miglioramento dell’area mostra, oltre al valore idraulico, anche la propria valenza ecologica, ambientale e paesaggistica
Reggio Emilia, 27 Maggio 2020 – Il canale Cavata Orientale, a circa un anno dall’intervento di riqualificazione – operato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in stretta sinergia con il Comune di Carpi nell’ambito del progetto Life Rinasce – è una delle mete naturalistiche più visitate da chi, in questi giorni, con la fine del lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, ama lasciarsi affascinare dalla straordinaria varietà paesaggistica dell’area, tra numerose specie di uccelli e di anfibi e la presenza di un migliaio di alberi e arbusti in crescita. La proficua e concreta collaborazione tra il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il Comune di Carpi – che si è sviluppata all’interno del percorso partecipato nato all’interno del progetto Life Rinasce, promosso dal Consorzio in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna ed approvato dalla Commissione Europea nel luglio del 2014 – sta portando a significativi risultati dal punto di vista, naturalistico e sociale, oltre che sotto il profilo della sicurezza idraulica del territorio. Il complesso intervento, dal valore di oltre 2 milioni di euro – finanziato dal Consorzio, dalla Regione e cofinanziato dall’Unione Europea – è volto al miglioramento della qualità ambientale e della sicurezza idraulica di alcuni canali di bonifica emiliani – tra cui appunto il cavo Cavata Orientale –diminuendo il rischio di inondazioni e salvaguardando lo stato ecologico dei corsi d’acqua. La riqualificazione idraulico ambientale del cavo Cavata Orientale, i cui lavori si sono conclusi poco più di un anno fa con la creazione della relativa Cassa di Espansione, mostra ora l’elevato valore per il territorio locale e per la popolazione: la zona umida costruita all’interno della cassa, mantenuta invasata grazie alla gestione delle acque realizzata dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, è ormai frequentata da numerose specie di uccelli. Gli anfibi iniziano a colonizzarla e l’ecosistema palustre sta iniziando a strutturarsi. Le circa mille specie di alberi e arbusti messe a dimora nel sito stanno crescendo, sotto l’attento monitoraggio dei tecnici dell’Ente. L’area è una delle mete naturalistiche preferite dai cittadini carpigiani che, con la fine dell’emergenza sanitaria, ne riscoprono in questi giorni la frequentazione sociale. Finora la cassa di espansione ha raccolto solo le acque piovane cadute su di essa e sui quartieri ad oggi connessi al bacino: la vera e propria entrata in funzione potrà avvenire solo al termine dei lavori previsti da Aimag spa per il completamento del collettore posizionato al di sotto del ponte di via Lama. “Un lavoro eccellente della Bonifica Centrale, il cui valore sinergico instaurato è altissimo – sottolinea Riccardo Righi, assessore all’Ambiente del Comune di Carpi – e ha messo in evidenza come la collaborazione virtuosa tra Enti sia produttivamente un vantaggio sia dal punto di vista ambientale che da quello funzionale. Il progetto Life Rinasce mette insieme riqualificazione idraulica e difesa ecologica, la risagomatura dei canali è sicuramente un caso di studio che diventerà un modello, anche per interventi futuri. Già ora, con la fine del lockdown il bacino di laminazione è diventato un luogo identitario per i cittadini di Carpi: una delle mete naturalistiche preferite e più frequentate anche da tantissimi amanti della bicicletta”. Ringrazio l’assessore Righi per le parole di apprezzamento che ha avuto nei confronti del nostro Consorzio e verso questo fondamentale progetto – così Matteo Catellani, Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – che costituisce un concreto esempio di come la gestione delle opere di bonifica possa e debba essere improntata non solamente al massimo livello di efficienza idraulica, ma anche alla valorizzazione ecologica dei nostri canali. La pianura padana è uno degli ecosistemi maggiormente antropizzati al mondo in cui i corsi d’acqua naturali e, per effetto di progetti come questo, anche artificiali, sono le uniche riserve di biodiversità e rappresentano inoltre un luogo fruibile al grande pubblico urbano.