Il Consorzio ha sempre proseguito la sua attività ordinaria anche in fase emergenziale, ma l’avvio della Fase 2 post Covid 19 consentirà un piano immediato per interventi di difesa idraulica e miglioramento della rete per l’irrigazione per oltre 2,7 milioni di euro nelle province di Reggio Emilia e Modena
Reggio Emilia, 24 Aprile 2020 – 31 progetti da realizzare al più presto in tutto il comprensorio gestito per un ammontare complessivo di oltre 2,7 milioni di euro. E’ stata questa l’energica e più immediata cura che in una sola seduta del Comitato ha spronato la governance del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale a rilanciare – da subito – l’operatività d’intervento al di là delle funzioni essenziali mantenute anche nel corso del periodo emergenziale causato dalla pandemia da Coronavirus. Nel completo rispetto delle indicazioni governative in termini di sicurezza sul lavoro i cantieri contribuiranno notevolmente all’incremento della difesa idraulica, alla regimazione dei flussi in aree montane, al miglioramento e ottimizzazione dell’estesa rete di canalizzazione consortile e delle arginature, alla sistemazione di strade, consolidamento dei versanti, prevenzione dai fenomeni franosi e smottamenti, all’ammodernamento e all’efficienza degli impianti. Nel complesso insomma rappresenteranno uno stimolo del tutto positivo all’economia locale visto il contestuale coinvolgimento di numerose imprese del territorio oggi notevolmente penalizzate dall’obbligato periodo di stop. Le opere pianificate presentate al termine dell’incontro, tenuto in video-conferenza dal presidente del Consorzio di Bonifica Matteo Catellani, riguarderanno i numerosi comuni dell’intero comprensorio servito dalla Bonifica in tre province. Quelli Reggiani: Albinea, Baiso, Boretto, Canossa, Castelnovo ne’ Monti, Castelnuovo di Sotto, Casalgrande, Castellarano, Quattro Castella, San Polo d’Enza, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano. Quelli Modenesi: Carpi, Frassinoro, Lama Mocogno, Montefiorino, Palagano, Pavullo nel Frignano, Prignano, Polinago, Sassuolo, Serramazzoni. E infine quello Parmense di Tizzano Val Parma. “Abbiamo ritenuto doveroso approntare con celerità questo piano di interventi assolutamente utili al nostro territorio e alle sue comunità provate dagli effetti della pandemia – ha sottolineato con soddisfazione il presidente Matteo Catellani – Appena possibile, in massima sicurezza operativa, daremo esecuzione ad una lunga catena di lavori necessari che mitigheranno le criticità derivanti dal dissesto idrogeologico, consentiranno maggiore efficienza della rete, miglioreranno strade e impianti di bonifica. La speranza e l’auspicio è che queste opere possano anche rappresentare un rilevante incentivo per le economie locali oggi particolarmente sofferenti”. “Le modalità operative in smart-working hanno consentito il prosieguo dell’attività consortile anche in un momento particolarmente difficile come questo – ha chiosato il direttore Domenico Turazza – dove abbiamo garantito, grazie all’impegno dei nostri tecnici e di tutto il personale dell’ente, la piena e completa organizzazione anche nelle fasi di progettazione e pianificazione dei lavori”.