Inizieranno martedì 19 ottobre, sotto la direzione del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, i lavori per la realizzazione della cassa di laminazione delle piene del canale “Brignani Vivo”, a protezione della zona sud-ovest dell’abitato di Lugo. Si tratta di un’area fortemente esposta a rischi idraulici, che in passato è stata colpita da allagamenti, tra i quali si ricorda, in particolare, quello dell’ottobre 1996. Verrà costruito un bacino per l’accumulo temporaneo degli esuberi di portata che, durante gli eventi di pioggia significativi, rigurgitano dal tratto tombinato del canale, nell’area urbana di Lugo, verso monte, ovvero verso il tratto a cielo aperto che costeggia la via Paurosa.

Così si presenterà l’area al termine dei lavori


Il “Brignani” è il collettore principale di scolo di un bacino di circa 1.000 ettari. Il canale si fa carico, nel suo primo tratto, di smaltire le acque provenienti dalla zona agricola e urbana di parte dell’abitato di Barbiano e, nel tratto più a valle, in cui lo stesso si presenta tombinato, funge da collettore fognario a servizio della città di Lugo. La localizzazione della cassa di espansione è stata individuata, in base alle risultanze dello studio idrologico, nell’area agricola posta immediatamente a sud della via Sammartina, in fregio al Canale dei Molini di Lugo.
Il progetto delle opere, redatto dal Consorzio di Bonifica, è articolato in due lotti, in funzione delle risorse per il momento disponibili, pari a un milione di euro. Tale somma è coperta per l’80% da un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e, per il restante 20%, da uno stanziamento del Comune di Lugo.
Il primo lotto del progetto, già coperto finanziariamente, consente di far fronte a eventi di pioggia particolarmente intensi, che si verificano in media una volta ogni 25 anni. È previsto lo scavo del terreno a una profondità di circa 2 metri per la creazione del volume utile allo stoccaggio delle acque di piena pari a 35mila metri cubi. La parte superiore dello sbancamento verrà recuperata per ricostituire lo strato superficiale fertile dell’area scavata. La superficie interessata da questi lavori è di 3,6 ettari, su un totale di 6 ettari previsti nel progetto generale. Sarà inoltre costruito un manufatto sfioratore per il trasferimento delle acque in esubero dal canale “Brignani” verso la cassa di laminazione. Il collegamento tra sfioratore e “Brignani” sarà realizzato con una condotta DN 1600.
Verrà realizzato anche un laghetto permanente che, oltre a migliorare l’aspetto paesaggistico dell’area, avrà la funzione di dissipare l’energia dell’acqua in fase di immissione nella cassa. Data la vicinanza al centro abitato, fin dall’inizio si è scelto di progettare la cassa di laminazione in modo che possa svolgere una funzione di parco pubblico in assenza di condizioni di emergenza. Le scelte architettoniche hanno quindi influito su molti aspetti: le scarpate dolci di raccordo tra il fondo cassa e il piano renderanno gradevole l’aspetto dell’opera idraulica, i vialetti e il laghetto permanente richiameranno i tracciati e le direttrici della centuriazione romana che caratterizza la topografia del territorio in cui è inserita. L’acqua del lago sarà poi tenuta in continuo movimento attraverso un apposito sistema di prelievo idrico dal Canale dei Molini e scarico tramite pompaggio nello stesso canale in un punto più a valle. Un impianto drenante appositamente predisposto garantirà condizioni ideali per la sopravvivenza delle piante e del verde anche nelle zone più depresse (2 metri sotto il livello del piano campagna circostante). La fruizione sarà favorita dalla realizzazione di pontili per l’accesso al lago, utilizzabile per sport acquatici come la canoa. Nel progetto generale, è prevista anche la predisposizione di aree attrezzate per campi da calcio o da beach volley e la creazione di un anfiteatro “naturale”.
I lavori, aggiudicati dal Comune all’impresa Consorzio Stabile Modenese, dovrebbero concludersi entro la primavera 2011.
«Con queste opere – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Alberto Asioli – si realizza un’importante sinergia tra l’azione del Consorzio e quella del Comune. Quest’ultimo ha svolto un ruolo fondamentale nel sollevare l’annoso problema del “Brignani” presso gli enti finanziatori e nel reperire le risorse per il primo lotto di lavori che si andranno a eseguire. Né va trascurata la tempestiva attività di pianificazione dell’intervento e di conduzione del procedimento di aggiudicazione dei lavori. Il Consorzio ha messo in campo tutta la sua capacità progettuale e l’esperienza maturata con la precedente realizzazione di un’opera analoga ad Alfonsine. Si dimostra ancora una volta che l’attività del Consorzio porta un beneficio diretto ai centri urbani e alle aree produttive del nostro comprensorio. Speriamo – conclude Asioli – che questo esempio sia di buon auspicio per una maggiore sensibilità futura di tutte le istituzioni verso i temi della sicurezza idraulica. Per quanto riguarda il Consorzio, questo impegno sarà assicurato.»