Reggio Emilia, 31 Marzo 2020 Le attività di bonifica – che comprendono servizi e forniture per l’irrigazione, gestione e prevenzione del rischio idraulico e lotta al dissesto con opere di consolidamento di versanti, strade e arginature – sono da considerarsi a tutti gli effetti un servizio primario, inserito dalla normativa tra quelli essenziali e pertanto continuano ininterrottamente a servizio della cittadinanza e soprattutto del comparto agricolo nel totale rispetto delle più recenti disposizioni in relazione all’attuale pandemia da Covid-19. La filiera legata all’agroalimentare e all’approvvigionamento dei prodotti base per la nutrizione infatti è da considerarsi a tutti gli effetti tra quelle che mantengono pressoché inalterata la loro operatività quotidiana e pertanto la risorsa acqua diventa indispensabile per la produzione costante. Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale si è così organizzato in modo capillare in tutto l’esteso comprensorio servito e l’attivazione degli impianti idrovori di derivazione per il prelievo e la distribuzione dell’acqua sono già funzione e progressivamente entreranno a pieno regime con l’incremento delle diverse necessità delle colture tipiche del nostro territorio. L’impianto principale a scopo irriguo messo in funzione è stato quello di Boretto con abbondante derivazione del fiume Po, un impianto che da solo serve un’area di oltre 220 mila ettari distesa su tre province tra Reggio Emilia, Modena e Mantova. L’attivazione di Boretto e il conseguente riempimento del bacino è propedeutico al successivo invasamento dei due grandi canali di distribuzione che consegnano l’acqua ai coltivatori dell’area di pianura attraverso la rete capillare di canalizzazioni. In questo frangente, caratterizzato dall’alternarsi di periodi particolarmente siccitosi a periodi di piogge violente ed improvvise, la criticità più evidente che potrebbe verificarsi è la gestione dell’equilibrio dei flussi per evitare straripamenti. Oltre a Boretto, per le zone collinari e pedecollinari dall’appennino verso la Bassa si potrà contare anche sulle derivazioni dal Secchia per l’area modenese e sull’Enza per quella reggiana. In questi casi specifici la modulazione dei quantitativi sarà agevolata proprio dai dislivelli di caduta della risorsa. E oltre a queste macro-attivazioni il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale metterà in funzione oltre 50 ulteriori impianti in tutto il comprensorio. Il servizio irriguo per le imprese agricolo si svolgerà come sempre attraverso il contatto diretto con gli operatori dello staff consortile e mediante un servizio di prenotazione al numero verde. Nonostante le difficoltà tempistiche nel reperire pezzi di ricambio a causa dell’emergenza sanitaria che vede coinvolte le aziende, a livello tecnico si stanno approntando rilevanti interventi di preparazione in previsione della stagione irrigua grazie a manutenzioni straordinarie e montaggio apparecchiature elettromeccaniche negli impianti Cartoccio, Comune di Novellara (RE), Mondine Irriguo, Comune di Moglia (MN), Botte Bentivoglio, Comune di Gualtieri (RE), Canale 5°, Comuni di Carpi e Soliera (MO). In questo periodo, oltre allo staff tecnico operativo nelle diverse località, il personale amministrativo e di progettazione dell’ente lavora costantemente in condizione di smart working dalla propria abitazione e tutti i servizi restano attivati. Il presidente del Consorzio Emilia Centrale Matteo Catellani ha rimarcato come “il ruolo della Bonifica sia imprescindibile per tutto il comparto agricolo e tutto il personale dell’ente, come del resto in ogni annualità, darà il massimo per poter soddisfare tutte le richieste inoltrate al Consorzio. E’ un momento molto critico per tutta la comunità visto il perdurare di questa grave emergenza e il nostro impegno sarà assoluto e proficuo per garantire efficienza ai coltivatori”. A causa dell’emergenza dovuta alla diffusione del Virus Covid-19 il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e i Consorzi Fitosanitari Provinciali di Modena e di Reggio Emilia informano che: contribuenti e consorziati che dovessero trovarsi nella situazione di non poter adempiere al saldo entro la data prevista del 31 marzo potranno provvedere al versamento nei mesi di aprile e maggio senza oneri e/o aggravi aggiuntivi.

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