REGGIO EMILIA – C’è un canale degli ex feudi benedettini
ancora a servizio di città e comuni. E’ il Canale San Silvestro, del
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, uno dei principali collettori di
scolo a servizio di oltre 30.000 persone e capace di scolare le acque di
Quattro Castella, Bibbiano, parte di Cavriago e, pure, di accogliere le
acque del depuratore Iren di Roncocesi, prima di riversarle nel Modolena.
"Un canale poco conosciuto, perché la storia dei canali è silenziosa –
spiega Marino Zani, presidente dell’ente consortile nel parlare di questa
opera storica che oggi dialoga a pochi chilometri di distanza con i ponti di
Calatrava, sotto passando l’autostrada e la Tav prima di immettersi nel
Modolena – eppure non è mai in secca, nemmeno quando non piove, perché
recettore del depuratore di Roncocesi e quindi da sempre è interessato dalla
presenza di acqua che erode l’alveo e il piede delle scarpate arginali
pregiudicandone la funzionalità. Di qui la necessità di un intervento a
beneficio della collettività e che, se non fosse stato attuato, avrebbe
causato a breve non pochi problemi di perforazioni o collasso degli argini
con conseguenti allagamenti delle aree circostanti".
"Il consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia
Centrale – rileva infatti il direttore Vito Fiordaligi – ha quindi approvato
un secondo stralcio di interventi per la messa in sicurezza del canale, con
particolare riferimento ai problemi di erosione spondale cui era
sottoposto".
"E’ per questo motivo che stiamo per completare la posa – spiega Gaetano Di
Mauro, responsabile del settore alta pianura – di una scogliera con massi
ciclopici sulle arginature del canale San Silvestro, in comune di Reggio
Emilia. In questo modo consolideremo le erosioni su entrambe le sponde".
Nello scorso anno sono stati eseguiti interventi per la messa in sicurezza
del canale San Silvestro per un importo di circa 115.000 euro, ai quali si
aggiungono ulteriori 80.000 euro che consentiranno di sistemare entro fine
mese gli argini dal depuratore Iren fino alla Tav.