«In Emilia-Romagna la parola Consorzio di Bonifica significa ‘valore’» sono queste le prime parole di Tiberio Rabboni, assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna, all’Assemblea Nazionale A.N.B.I – Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni – tenutasi a Roma nei giorni scorsi, che aggiunge: «Prima di tutto sul tema della sicurezza territoriale, con centri urbani e attività serviti da canali di scolo, con valore per il sistema economico con un incremento della Plv, per ettaro, di 900 euro medi, con punte sino a 3000 euro. E, non ultimo, un valore di carattere generale per l’ambiente: i Consorzi innovano, risparmiano risorse, a fronte del cambiamento climatico.» In questo quadro un’importante novità in tema di partnership arriva da Roma dove è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’Associazione delle Bonifiche e A.N.C.I., Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) e Gianni Alemanno, Presidente del Consiglio A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sindaco di Roma si sono fatti interpreti di un’alleanza che vedrà Comuni e Consorzi di Bonifica lavorare d’intesa per la valorizzazione del territorio sia urbano che extraurbano in tutto il territorio italiano, interessato da complesse criticità a livello idrogeologico.
Mario Girolami
Il presidente del Consorzio della Bonifica Burana, Mario Girolami, esprime soddisfazione per la firma del protocollo d’intesa con i Comuni: “l’apertura verso la sussidiarietà orizzontale invocata da Alemanno per i Comuni non può che trovarci d’accordo, poiché va nella direzione di quella concertazione che noi stessi abbiamo avviato già in febbraio di quest’anno, ad esempio, con la firma della Convenzione con i sindaci dei Comuni di Terre d’Acqua. Ribadiamo, infatti, come solo la realizzazione di percorsi anche formali di collaborazione tra gli enti preposti al governo del territorio rappresenti una garanzia di tutela della sicurezza della collettività, che è poi il centro dell’interesse nostro come dei Comuni. Così come condividiamo l’auspicio di Alemanno, che ‘i nostri Consorzi siano strumento per difendere i territori e sempre più di equilibrio tra aree urbane ed extraurbane’, dato che solo un’attenta considerazione della funzione dei corsi d’acqua nei programmi di pianificazione degli insediamenti urbani e produttivi può garantire quegli equilibri che sono necessari alla prevenzione del rischio di allagamenti spesso esasperato da urbanizzazioni indiscriminate.”
Da Roma fanno sapere inoltre che la convenzione da subito prevede la nascita di un gruppo di lavoro congiunto. Saranno definiti programmi di formazione rivolti al personale comunale e divulgate in Italia le pratiche virtuose dei migliori Comuni. Quindi si realizzeranno attività di programmazione dei piani territoriali relativi al sistema idraulico scolante, onde prevenire danni agli insediamenti civili, ma anche intese in merito ai servizi attinenti ai rifiuti, al catasto e al sistema fognario, con particolare riguardo all’incidenza di fognature e impianti di depurazione dei comuni sui canali di bonifica. E ancora intese in merito alla regolazione delle acque, alla difesa e alla conservazione del suolo, per la mitigazione del rischio idraulico, la manutenzione delle zone a verde e azioni di ripristino ambientale e, non ultime, la valorizzazione di beni culturali ed azioni in ogni alto settore che presenti comune interesse.