“Chiediamo al Ministro, Giancarlo Galan, di condividere la nostra battaglia per il Paese. Innanzi a noi ci sono quattro sfide, che rappresentano il progetto, per il quale mettiamo in gioco la nostra credibilità operativa: Piano Irriguo Nazionale, Piano per la riduzione del Rischio Idrogeologico, adeguamento e potenziamento delle infrastrutture idrauliche di fronte alle mutate condizioni del territorio ed ai cambiamenti climatici; autosufficienza energetica da fonti rinnovabili (soprattutto idroelettrico e fotovoltaico) per il mondo dei Consorzi di bonifica e di irrigazione.”
Si è rivolto così, Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, all’esponente di Governo, presente all’annuale Assemblea A.N.B.I., davanti a numerosi esponenti politici di entrambi gli schieramenti oltre che a rappresentanti del mondo agricolo, sociale ed accademico; presenti in sala, le delegazioni dei 137 Consorzi, rimasti l’unico presidio permanente territoriale, operante sull’intera Penisola. “Lo stesso invito – ha insistito Gargano – lo lanciamo al Ministro dell’Ambiente che finora, su questi temi, è un convitato di pietra, assente anche in questa occasione.
Massimo Gargano
Noi, comunque, andiamo avanti per la nostra strada, forti dell’accordo Stato-Regioni (un patrimonio vero per il Paese) ed accompagnandoci con quanti mettono il territorio al centro del proprio operare: Organizzazioni Professionali Agricole, Unione Province Italiane (U.P.I.), Associazione Nazionale Comuni Italiani (A.N.C.I.), Sindacati, associazioni ambientaliste.
In un momento di crisi economica – ha sottolineato il Presidente A.N.B.I. – siamo i primi, per ora unici, ad aver applicato concretamente la ricerca della massima efficienza operativa: i Consorzi di bonifica italiani, comunque modello operativo riconosciuto a livello mondiale, sono diminuiti da 175 a 137, pur mantenendo le stesse responsabilità verso il territorio; pur essendo organi di autogoverno, non afferenti quindi alla pubblica amministrazione, hanno drasticamente ridotto i costi di gestione degli organi amministrativi. Chi può dire altrettanto? Chi può affermare di avere una gestione economica altrettanto efficiente? Un altro esempio – ha aggiunto – viene dall’irrigazione: se nel 1985, l’agricoltura utilizzava 28 dei 45 miliardi di metri cubi d’acqua a disposizione del Paese, oggi tale quantità è scesa a 21 miliardi. Questo, grazie alla ricerca ed all’applicazione di tecniche innovative a minor consumo idrico. Ciò nonostante, i finanziamenti per il Piano Irriguo Nazionale vengono praticamente dimezzati; eppure è dalla disponibilità d’acqua, che dipende l’85% del made in Italy agroalimentare, vale a dire produzioni per circa 40 miliardi di euro! Ancora una volta, però, i Consorzi di bonifica rilanciano operativamente: ecco il progetto Irriframe, capace di indicare a ciascun agricoltore, combinando una serie di fattori, quando, cosa e quanto irrigare.
Alemanno all’assemblea Anbi
Nonostante il susseguirsi di catastrofi, nel nostro Paese – ha denunciato, ancora una volta, il Presidente A.N.B.I. – si continua a trascurare la difesa idrogeologica; al massimo se ne parla, lambiccandosi in stucchevoli querelle sul futuro dei cambiamenti climatici, le cui conseguenze, nel frattempo, si abbattono sulla popolazione. Lo stesso accade per la manutenzione della rete idraulica, fatta di piccoli e grandi corsi d’acqua, oggetto ancora di scempi ambientali. E’ l’Italia distratta sul proprio patrimonio naturale, così come sulle grandi trasformazioni in atto nel mondo, dove i Paesi ricchi stanno comperando la terra dei Paesi più poveri: una sorta di neocolonialismo, contro il quale dovrebbe schierarsi decisamente l’Italia che ha, nel territorio e nella sua identità, un elemento irripetibile di sviluppo.
In questo – ha precisato – ci sta anche la nostra battaglia per il Mezzogiorno, la cui situazione economica sempre più grave non può trovare riscatto senza il determinante apporto delle sue forze produttive; c’è bisogno di un rinnovato senso di responsabilità e, per quanto ci riguarda, non può avvenire attraverso il commissariamento dei Consorzi di bonifica (ci sono esempi pluriennali), bensì attraverso il ritorno alla democratica elezione dei loro organi amministrativi.
Quattro obbiettivi per un solo progetto – ha concluso Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. – questa è la sfida, che lanciamo a quanti, come noi, privilegiano la cultura del fare al controproducente politichese dei salotti. La nostra operosa storia è lì a dimostrarlo.”