REGGIO EMILIA E MODENA – Le prime precipitazioni nella settimana appena trascorsa hanno inumidito i suoli. Una nuova intensa piovosità dalla pianura all’Appennino, nella giornata di ieri, non ha potuto così essere raccolta dai terreni, ma ha ingrossato fiumi e canali, con piene ora in corso in Enza, Secchia e Po nel primo giorno d’estate. "In questo caso è solo attivando le nostre manovre e impianti che possiamo garantire al territorio di rimanere in sicurezza – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale -. Già da giovedì abbiamo attivato manovre a Boretto per difenderci dalla piena del Po che ha raggiunto il colmo sabato alle ore 16. Quindi a causa delle piogge nel
comprensorio nel giorno festivo di ieri e nella notte è scattata la fase di
allerta nella sala di controllo di Corso Garibaldi, a servizio di aree di
pianura di Modena, Reggio Emilia e Mantova. In questo modo abbiamo gestito
le operazioni per la sicurezza idraulica, a controllo delle traverse su Enza
e Secchia, e dello scolo in pianura".
"Abbiamo registrato mediamente 70 mm di piovosità in montagna e collina, 100
mm nell’alta e media pianura e 80 nella bassa pianura – aggiunge Vito
Fiordaligi, direttore -. Il risultato? Fiumi in piena e, in pianura, primi
interventi per impedire che l’acqua di Enza, Crostolo, Secchia e Po in
particolare, potessero entrare nel comprensorio dove, nel mentre, erano
state aperte le paratoie per garantire lo scolo idraulico a gravità. Nel
tardo pomeriggio di oggi, però, dovremo chiudere le paratoie di Bondanello
(Moglia, Mantova) a causa del rialzo dei livelli del Secchia, mentre al
Torrione (Gualtieri, Reggio Emilia) e a San Siro (San Benedetto Po, Mantova)
da ieri mattina sono in funzione le idrovore che consento alle acque di
scolare in Crostolo e in Po. Con la chiusura di Bondanello sul Secchia dovrà
però essere potenziato il funzionamento delle pompe in particolare a San
Siro".
"E’ una stagione nella quale di solito si è attivi per irrigare – rileva
Paola Zanetti, dirigente dell’area sicurezza idraulica del Consorzio di
Bonifica dell’Emilia Centrale – . E per questo la sala del telecontrollo era
già attiva dal 17 maggio 24 ore su 24, tutti i giorni. Abbiamo iniziato le
manovre idrauliche da giovedì per difenderci dalle piene dal Po e, nel week
end, per garantire la sicurezza a fronte delle piogge cadute sul
comprensorio".
E’ stata una condizione meteorologica che ha comportato rischi?
"No. Al momento è tutto sotto controllo e stiamo lavorando comunque con 40
persone. Dal punto di vista della sicurezza idraulica la situazione è sotto
controllo. In queste ore, ad esempio, stiamo immettendo nei fiumi 90 metri
cubi d’acqua al secondo, di cui 50 con le macchine. Entro sera, quando
chiuderemo gli scoli a gravità, saranno le nostre macchine a garantire lo
scolo di tutti i 90 metri cubi d’acqua al secondo".
"Ancora una volta possiamo dire – conclude il presidente Zani – che l’aver
mantenuto la rete scolante, con i suoi impianti, al massimo della sua
efficacia idraulica nel corso dell’anno ha consentito di svolgere il compito
naturalmente assegnato al Consorzio di Bonifica".