Piacenza, 14 novembre 2019 – Nuovo incontro del Nucleo Tecnico Politico per la Montagna per fare il punto sull’avanzamento dei lavori in tema di difesa del suolo e sull’avvio della programmazione degli interventi per il prossimo anno (concertazione stabilita dall’art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012). Dopo l’incontro del Nucleo di metà settembre era stato chiesto alle Unioni Montane e ai comuni non compresi (nelle unioni) di inoltrare al Consorzio le proposte di intervento relative alla lotta al dissesto idrogeologico alle quali i tecnici consortili hanno dato seguito effettuando sopralluoghi e compilando le relative schede di progetto, 77 in tutto, complete di: interventi da eseguire, stima dei costi e priorità secondo cui dovranno essere eseguiti. Sono stati poi illustrati i 26 progetti il cui finanziamento da parte della regione è notizia recente. Si tratta di progetti riferiti ad interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/2020 misura n. 5.1.01 della Regione Emilia Romagna (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo). Per ognuno dei progetti sarà cura dei tecnici consortili redigere un progetto esecutivo finale a cui seguirà l’approvazione della Regione Emilia Romagna e l’affidamento e la realizzazione in un tempo massimo di 18 mesi (dall’approvazione di Bologna). “Gli amministratori del territorio montano hanno espresso gratitudine nei confronti del Consorzio condividendone la strategicità e l’efficacia nell’operato. Questo ci gratifica e ci stimola a proseguire con impegno nel nostro lavoro. Come ente abbiamo colto con interesse la proposta arrivata dalle amministrazioni di valorizzare l’azione della bonifica eseguendo nuovi interventi. Nel 2020 il personale in forza al comparto tecnico si concentrerà su quanto pianificato e approccerà alla valutazione di pianificare nuovi lavori a protezione del territorio. Per quanto riguarda i 3 milioni di euro appena finanziati, tramite i progetti PSR, ringraziamo l’amministrazione regionale uscente che ha dimostrato grande sensibilità verso il territorio montano e con la quale, negli anni, si è instaurato un proficuo rapporto; con i funzionari regionali, peraltro, stiamo lavorando per recuperare ulteriori progetti non finanziati ma in graduatoria e ritenuti meritevoli” commenta Fausto Zermani a conclusione del tavolo di lavoro.