REGGIO EMILIA – Il Consorzio dell’Emilia Centrale, una delle
bonifiche più grandi d’Italia, comunica in maniera efficace. E’ quanto
sostiene l’Anbi, l’Associazione nazionale che raggruppa tutti i Consorzi di
bonifica.  Un piano comunicativo, quello previsto per quest’anno, a 360°. Tiene in
considerazione, oltre agli strumenti di comunicazione più classici, anche i
nuovi media e una rapporto di collaborazione stretto con gli enti locali ed
istituzionali con i quali la Bonifica collabora. E’ strutturato
sostanzialmente su tre livelli: la comunicazione esterna che si rivolge
sostanzialmente alla cittadinanza; la comunicazione interna che si rivolge a
chi opera all’interno del Consorzio. Come si ricorda, la nuova realtà
consortile è nata a seguito della legge regionale cinque del 2009, che
prevede il riordino dei consorzi di bonifica, passando dai 15 enti presenti
sul territorio dell’Emilia-Romagna a otto. Pertanto la gestione ottimale del
flusso delle informazioni rivolte al personale della Bonifica snellisce e
velocizza le attività e le decisioni. Infine, un’attenzione particolare per
quella operativa, cioè quella che intercorre tra gli operatori del Consorzio
e i cittadini – utenti che chiedono informazioni o chiarimenti.
"Di fronte a calamità naturali come esondazioni o frane non è sempre facile,
per chi non opera direttamente, comprendere il ruolo fondamentale anche
della Bonifica – sottolinea l’assessore all’agricoltura della Provincia di
Reggio, Roberta Rivi – . Una funzione che si interseca con il lavoro degli
enti locali e della Protezione civile e che ha sue specifiche peculiarità
che dobbiamo conoscere e far conoscere, per comprenderne l’importanza per il
territorio, in termini di tutela e salvaguardia". "Il ruolo della Bonifica è
molto importante ed è bene farlo conoscere – le fa eco l’assessore
all’agricoltura della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei -, non solo
per il corretto ed efficiente funzionamento dell’agricoltura, ma anche per
il fatto che rappresenta un’efficace presenza sul territorio in termini di
prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, grazie alla continua
manutenzione dei corsi d’acqua nell’ampio territorio, anche modenese, di sua
competenza".
"Comunicare con chiarezza e trasparenza per noi è molto importante –
sostiene il presidente del Consorzio, Marino Zani – anche, perché ancora
troppe poche persone sono al corrente delle funzioni di salvaguardia del
territorio e della risorsa idrica che svolgiamo". "Fino ad oggi abbiamo
eseguito sul vasto territorio di nostra competenza lavori per milioni di
euro l’anno: per opere idrauliche indispensabili per il territorio, per
opere viarie, per consolidare i movimenti franosi, senza considerare la
parte irrigua più specifica per gli agricoltori".
Per Gabriele Arlotti, che si occupa di comunicazione e relazioni con la
stampa per la Bonifica dell’Emilia Centrale: "Conoscere per comprendere: se
si conoscono nel dettaglio le molteplici funzioni di salvaguardia e tutela
del territorio nel quale viviamo e di una delle risorse più preziose per
noi, l’acqua, allora il cittadino-utente comprende meglio le ragioni per le
quali deve pagare una cifra annualmente". "Fino a pochi anni fa – prosegue
Arlotti – delle bonifiche si conosceva molto poco. Da quando poi si è
passati, tramite la fusione tra la Parmigiana Moglia Secchia e la
Bentivoglio Enza, ad un’unica realtà molto più complessa e articolata,
comunicare in maniera chiara, trasparente ed efficace è stata una necessità
ancora più sentita."