PIACENZA (21 aprile 2010) – “Anche quest’anno il Corpo dei Vigili del Fuoco di Piacenza si è recato presso il lago della diga del Molato, in Comune di Nibbiano, per le attività di esercitazione; a ricordarlo è il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Fausto Zermani, che ritiene tali iniziative di collaborazione utili ed indispensabili per garantire un approccio migliore con il territorio locale e per un’attenta e mirata preparazione del comando del Corpo dei Vigili del Fuoco di Piacenza che in futuro potrebbero essere impegnati in delicate situazioni di pronta emergenza causate anche dal dissesto idrogeologico, oggi sempre più presente anche nel fragile territorio piacentino”.
“Circa quindici vigili del fuoco hanno partecipato al corso di auto protezione in ambiente acquatico, – spiega il funzionario del Comando dei Vigili di Piacenza ing. Paolo Baldini – e questo lago presenta tutte le caratteristiche necessarie per il raggiungimento di fondamentali obiettivi, come ad esempio una adeguata istruzione di autoprotezione nell’ambiente acquatico, un buon utilizzo dell’attrezzatura per la protezione individuale, un buon approccio con le procedure di soccorso a pericolante sia dalla riva che da natante anche tramite l’impiego di natanti”.
“Questo, prosegue il Presidente Zermani, risulta essere un forte segno di collaborazione, che ancora una volta il mondo della bonifica stringe in sinergia con altre istituzioni pubbliche locali, contribuendo ad esempio anche alle esercitazioni del Corpo dei Vigili del Fuoco, approfondendo e migliorando in tal modo la conoscenza dell’ambiente e del territorio che ci ospita e che, talvolta, ci sorprende per la forza che sprigiona, acquisendo quella professionalità necessaria per la salvaguardia della popolazione”.
Inoltre il Presidente Zermani tiene a ricordare che la strutturale fragilità del territorio si va aggravando non solo per le mutate condizioni climatiche, ma anche per l’irrazionale e disordinata urbanizzazione; per questo, ancora una volta, il mondo della bonifica evidenzia la necessità di un Piano straordinario di manutenzione della rete idraulica, preposta al deflusso delle acque e non più adeguata agli evidenti cambiamenti climatici. Infatti, la stabilità fisica del territorio può essere garantita solo attraverso organici interventi manutentori, che consentono di conservare l’efficienza di un consistente patrimonio di opere ed impianti destinati a garantire la sicurezza territoriale e la salvaguardia dei cittadini.