Buone notizie per i consorziati di Muradolo (Caorso) che lo scorso 28 aprile hanno subito danni alle proprie abitazioni per l’esondazione del canale Diversivo dello Scovalasino dovuta al cedimento di circa 20 metri di argine.
Come preannunciato mesi fa, durante un incontro tenutosi presso il Municipio di Caorso e presenti il Sindaco Fabio Callori, il direttore d’area del Consorzio di bonifica di Piacenza ing. Filippo Volpe, veniva assicurato da parte del Consorzio l’impegno per la definizione del risarcimento dei danni.
Il presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza Fausto Zermani fa oggi presente che il Consorzio di bonifica ha ottenuto il risarcimento da parte della compagnia assicurativa dei danni provocati dal cedimento arginale.
Quanto ottenuto conferma ancora una volta che il Consorzio, in collaborazione con i Comuni, può raggiungere importanti risultati che consistono in modo particolare nella difesa delle proprietà dei consorziati dal dissesto che purtroppo colpisce sempre più e inaspettatamente tutto il territorio provinciale.
Il presidente Zermani coglie nuovamente l’occasione per evidenziare il problema sempre attuale del dissesto idrogeologico, che non interessa solamente le aree collinari e montane, ma anche, ed in modo significativo, quelle di pianura e ribadisce come l’Italia sia uno dei Paesi europei maggiormente caratterizzato dal dissesto: ad esserne interessati sono circa 23 milioni di residenti, che abitano in 6.600 comuni, pari all’81,9 % della realtà amministrativa. Fa inoltre presente che in questo quadro già fragile si inserisce l’incremento di eventi meteorologici estremi, rappresentati da piogge che, calate del 20 % in termini quantitativi, raddoppieranno o triplicheranno di intensità: se ancora oggi è considerata eccezionale una pioggia fra i 20 ed i 30 millimetri all’ora, entro pochi decenni tale soglia dovrà essere collocata fra i 50 ed i 60 millimetri orari.
Per quanto attiene al comprensorio del Consorzio di bonifica di Piacenza, il dissesto idrogeologico si sta intensificando, sempre con maggiore frequenza e con gravi conseguenze e, pertanto, è necessario potenziare le opere di bonifica adeguando, in particolare, quelle esistenti e realizzarne di nuove.
La manutenzione idrogeologica del suolo è esigenza primaria non solo dei 23 milioni di italiani, che più direttamente subiscono le conseguenze dei dissesti idrogeologici, ma è un interesse di tutti: infatti, senza sicurezza dalle acque come pure senza disponibilità d’acqua, non può esserci sviluppo.