Le ultime sono state ore all’insegna della suspence per le squadre della Renana e per la bassa pianura a nord di Bologna. Sono infatti oltre due mesi che le pompe idrovore lavorano a pieno ritmo per contrastare la piena permanente del Reno, quasi mai sceso a livelli tali da consentire lo scolo naturale. Grande attività quindi, dovuta ad un inverno molto piovoso, ma ieri è stata una giornata da brivido e a grave rischio piena: infatti le abbondanti nevicate hanno messo fuori uso la linea Enel che alimenta le pompe degli impianti di Saiarino e Vallesanta.
Per intenderci le macchine idrauliche della Renana che pompando acqua nel Reno giorno e notte, mettono in sicurezza idraulica gran parte dei Comuni di pianura. Il pronto intervento del Consorzio ha messo il funzione i generatori della Renana, in grado di far funzionare almeno 2 delle 4 pompe sempre attive da Natale. In 12 ore di funzionamento oltre 500 mila metri cubi d> ‘> acqua sono stati sgravati da una rete idrologica già molto stressata e al limite della capacità. Solo in serata l> ‘> Enel ha riattivato tralicci e fornitura elettrica; ancora una volta, grazie al pronto intervento delle squadre tecniche e delle attrezzature della Renana possiamo parlare di scampato pericolo piena e allagamento per gli abitati della bassa pianura bolognese. La preoccupazione però riguarda anche le prossime settimane: infatti il previsto aumento delle temperature provocherà lo scioglimento delle nevi appeniniche di questi giorni, incrementando di molto le portate di piena primaverili dei corsi d’acqua, a fronte di una rete idrologica già al limite della sua capacità massima.