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Martedì 10 settembre ore 18,30 a Brisighella al Foyer del Teatro Pedrini presso il Palazzo Municipale (Via Naldi, 2) e venerdì 13 settembre ore 18 a Faenza al Complesso ex Salesiani (Via San Giovanni Bosco, 1, il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale presenta pubblicamente il progetto relativo ai lavori di costruzione di invasi di accumulo al servizio degli impianti irrigui esistenti, con la realizzazione di reti irrigue nei comuni di Brisighella e Faenza. La presentazione si propone di illustrare il progetto esecutivo al servizio dell’area del Fiume Lamone, oggi assoggettato a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) regionale, oltre che fornire precise indicazioni in merito alla prossima realizzazione di 8 progetti di opere irrigue interaziendali grazie anche alle risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2014-2020 operazione 4.1.03 “invasi e reti di distribuzione collettiva”. Complessivamente gli investimenti che interessano il territorio collinare e montano dell’Ente nei prossimi anni ammontano ad oltre 26 milioni di euro. Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale è da tempo fortemente impegnato in questo settore, cercando di compensare, con una distribuzione irrigua il più possibile capillare, il deficit di risorse generato dall’andamento siccitoso del clima. Sottolinea Alberto Asioli, Presidente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale: «È noto che l’irrigazione è un potente motore di sviluppo dell’economia del nostro territorio. Senza irrigazione non vi sarebbe frutticoltura e orticoltura, né le attività commerciali e industriali a esse collegate, che danno un deciso sostegno all’occupazione e all’esportazione del made in Italy agroalimentare nel mondo. L’attività irrigua è, quindi, un fattore di competitività e tale può rimanere solo se saprà adattarsi a esigenze sempre più differenziate».

Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale opera in un comprensorio di oltre 2.000 km quadrati (con una rete canali di 962 km), tra i fiumi Sillaro a ovest, Lamone a est, Reno a nord e il crinale appenninico tosco-romagnolo a sud. Cinque le province coinvolte: Ravenna, in prevalenza; Bologna, nell’area imolese; Forlì-Cesena, nell’area collinare di Modigliana e Tredozio; Ferrara, al confine nord-ovest del comprensorio; Firenze, nel versante adriatico della Regione Toscana che comprende i centri abitati di Firenzuola, Palazzuolo e Marradi. 35 i comuni che fanno parte del comprensorio. Il Consorzio, che ha sedi a Lugo, Faenza, Imola e Firenzuola, è articolato in due distretti: pianura e montano.

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