FRANCESCO VINCENZI, “DA OGGI LA TERRA E’ IN DEFICIT DI RISORSE RIGENERABILI. SERVONO SCELTE URGENTI PER AUMENTARE LA RESILIENZA DEI TERRITORI”
Roma, 29 luglio 2019 – “C’è qualcosa di evocativo nei violenti episodi di maltempo, che hanno drammaticamente sferzato ampie zone d’Italia: oggi è il giorno, in cui l’uomo ha già utilizzato le risorse naturali, che la Terra può rigenerare nell’anno in corso. Una data che arriva sempre prima: 30 anni in fa era in Ottobre, 20 anni fa in Settembre.” E’ questo l’amaro commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), all’indomani di una giornata, che ha visto le squadre dei Consorzi di bonifica impegnate a fianco di Protezione Civile, forze dell’ordine e volontari nel limitare i danni di eccezionali eventi climatici. “I Consorzi di bonifica sono al lavoro – sottolinea Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – nelle aree di maggiore criticità, non solo nel ripristino dei danni, ma anche nell’individuare possibili soluzioni al ripetersi di fenomeni, caratterizzati da una violenza sconosciuta al nostro Paese fino a poco tempo fa. E’ necessario aumentare la capacità di resilienza dei territori, evitando che, oltre ai danni immediati ed all’incommensurabile perdita di vite umane, si pregiudichi anche lo sviluppo locale.” Esemplare è quanto accaduto in Versilia, dove l’ondata di maltempo non ha creato problemi di deflusso idrico, ma un grande lavoro contro enormi volumi di alghe e piante acquatiche, trascinate dalla forza della corrente nella rete di bonifica: una rimozione da record, con quantitativi mai visti e che, se non intercettati, avrebbero provocato danni consistenti alla gestione idraulica ed all’ambiente. La pianta in questione, infatti, è il temutissimo “miriofillo americano”, una specie aliena altamente invasiva, che ha tappezzato i canali interni. Le condizioni climatiche di questa estate torrida hanno favorito lo sviluppo straordinario di questa specie, che soffoca le specie autoctone e modifica fortemente gli habitat. Non solo: questo ammasso vegetale “alieno” non è arrivato sulle celebrate coste della Versilia, solo grazie all’azione degli sgrigliatori degli impianti idrovori del locale Consorzio di bonifica, attivi lungo i canali interni nelle zone di Pietrasanta e Camaiore, sotto il livello del mare. ”La battaglia, che abbiamo ingaggiato contro il proliferare di queste piante infestanti, è condotta principalmente con lo spirito di ristabilire un equilibrio ambientale a tutela dell’ecosistema – precisa Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – Contro la diffusione del miriofillo americano l’ente consortile è impegnato sia sul piano operativo, con le rimozioni meccaniche, che sul piano strategico con due studi scientifici, affidati alle università di Firenze e di Pisa, che analizzano il fenomeno in zone di alto valore come il Lago di Porta e del Lago di Massaciuccoli.”