"Un nuovo grande Consorzio di Bonifica, dell’Emilia Centrale, a servizio della collettività. Tra i più grandi in Italia e frutto della fusione delle secolari Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia-Secchia". L’annuncio arriva da Marino Zani, presidente del nuovo ente, decollato il primo ottobre e ufficialmente presentato oggi alla stampa e alla popolazione. Interessa 3 regioni (Emilia Romagna, Lombardia,
Toscana), 5 Province (Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova, Massa Carrara)
e 65 comuni.
"La Bonifica dell’Emilia Centrale innalzerà l’efficacia operativa potendo
contare su un organico molto più articolato in termini professionali –
continua Zani – Inoltre si conseguiranno economie di scala e gli interventi
saranno più efficaci perché gestiti in modo unitario su un territorio che
seguirà i confini naturali, cioè quelli di scolo delle acque di due bacini".
La nuova realtà consortile nasce a seguito della legge regionale n° 5 del
2009, che prevede il riordino dei consorzi di bonifica, passando dai 15 enti
presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna a 8. L’obiettivo già intrapreso
porterà a una riduzione dei costi, mettendo in comune le attrezzature e
unificando le strutture dirigenziali e amministrative. Non verranno, invece,
ridotti i posti di lavoro. "Grazie a un accordo siglato tra Regione,
sindacati di categoria e associazioni agricole – precisa il presidente – è
stata garantita agli oltre 200 dipendenti dei passati enti Bentivoglio Enza
e Parmigiana Moglia-Secchia, l’ottimale collocazione a salvaguardia del
posto di lavoro, valorizzandone la professionalità esistente".
"Abbiamo attuato un’azione politica – prosegue il presidente – con un
altissimo valore sociale per chi in bonifica lavora e di tipo economico, per
la sicurezza che garantiamo alle aree urbane o per gli interventi in
montagna. Tutto questo non ha portato alcun conflitto di sorta".
In sintesi: difesa del territorio dalle inondazioni e sicurezza idraulica,
interventi di consolidamento dei pendii in Appennino, ambiente e uso plurimo
delle acque (dall’irrigazione all’industria). Ecco le funzioni della
Bonifica dell’Emilia Centrale che ha sede a Reggio Emilia in corso Garibaldi
42 ed è gestita da un Consiglio d’amministrazione, nominato di recente da
parte dell’Assemblea legislativa regionale, composto da: Marino Zani
(presidente), Giuliano Bertella, Emilio Bertolini (vicepresidente), Giuseppe
Carini, Lorenzo Catellani, Ermenegildo Chiussi, Fabrizio Ferrarini, Pietro
Galavotti, Pierluigi Gatti, Savino Gazza (vicepresidente) e Lorenzo Melioli.
Il direttore generale è l’ingegner Vito Fiordaligi.
"Accanto ai compiti tradizionali di difesa del suolo, bonifica montana,
irrigazione e tutela dell’ambiente – spiega il direttore Fiordaligi – si
renderanno disponibili le risorse finanziarie e umane per migliorare i
servizi per i cittadini. Come l’attività di tutela della qualità dell’acqua
movimentata, la fornitura di servizi tecnici innovativi in convenzione con
gli enti locali e la prosecuzione delle attività di certificazione di
qualità, ambientale e di sicurezza territoriale: ecco cosa contribuirà a
rendere unico il nuovo consorzio".
Nelle foto: sopra, il nuovo Comitato al completo; sotto, Zani (sinistra) e Fiordaligi
Numeri verdi del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale
800 235.320 per suggerimenti e informazioni contributi consorziali
800 501.999 per segnalazione disservizi e irrigazione