Per effetto della Legge Regionale approvata nel dicembre scorso, è stato istituito con decorrenza 1° ottobre 2009 il Consorzio di Bonifica della Romagna, in cui sono confluiti per fusione e successione in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi i preesistenti Consorzi di Bonifica: della Romagna Centrale con sede a Ravenna, del Savio Rubicone con sede a Cesena e della Provincia di Rimini con sede a Rimini. Il nuovo Consorzio ha:
Sede legale provvisoria a Ravenna: Via Angelo Mariani, 26 – 48121 Ravenna; altre Sedi:
– a Forlì: Via Paolo Bonoli, 11 – 47121 Forlì
– a Cesena: Via Raffaello Lambruschini, 195 – 47521 Cesena
– a Rimini: Via Guglielmo.Oberdan, 21 – 47921 Rimini
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è Roberto Brolli, Segretario Generale di Confcooperative di Rimini, e sarà affiancato dai due vice Presidenti Giancarlo Bubani e Primo Casadei. Direttore Generale del Consorzio è stato nominato l’ing. Ettore Maria de Cupis. Lo staff di Direzione è inoltre formato dal Dott. Roberto Bernabini e dal Dott. Virgilio Buffoni, in qualità di Direttori Amministrativi, e dall’Ing. Vincenzo Bosi, dall’Ing. Andrea Cicchetti e dall’Ing Daniele Domenichini, in qualità di Direttori Tecnici. Complessivamente le risorse umane di cui dispone il nuovo Consorzio della Romagna ammontano a 180 dipendenti che, operosamente e con ottima preparazione professionale, negli uffici e nel territorio assicurano e curano la manutenzione, la gestione, la progettazione e la realizzazione delle opere di bonifica e irrigazione e la tutela ambientale.
Il nuovo Consorzio di Bonifica della Romagna in cifre
Una linea di costa di
- 200.000 ettari di collina e montagna interessati da migliaia di opere e manufatti di regimazione idraulica e di contrasto al dissesto idrogeologico realizzati dalla bonifica montana e da oltre
400 chilometri di strade interpoderali su cui il Consorzio interviene con manutenzioni annuali programmate e interventi straordinari di miglioramento.
Un comprensorio di pianura, che presto si estenderà alla pianura riminese, dominato dal Canale Emiliano Romagnolo con una dotazione idrica di circa 24 mc/sec (pari al 35% dell’intera dotazione del CER) che già consente di servire, con 36 impianti irrigui e pluvirrigui, oltre
6 grandi progetti per l’irrigazione e l’uso plurimo delle acque del CER in gran parte già realizzati che assicureranno al territorio romagnolo anche acqua ad uso industriale e potabile e un progetto strategico per
Nella foto: il presidente Roberto Brolli