Nei giorni scorsi è stato ultimato l’intervento di messa in sicurezza idraulica del Rio Colombarino a monte della Strada Provinciale “Montanara” (SP 610), in Comune di Fontanelice (BO), progettato, finanziato e realizzato dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale con sede in Lugo. I lavori, dell’importo complessivo di circa € 30.000,00, segnalati dall’Amministrazione comunale di Fontanelice, si sono resi necessari al fine di attenuare il rischio idraulico in una zona che, in passato, è stata interessata più volte, in occasione di piogge intense, da eventi di esondazione del Rio Colombarino, in special modo nel tratto che attraversa l’area destinata a parco pubblico all’ingresso del capoluogo comunale.
L’emergenza idraulica è stata affrontata individuando, in fase di progettazione, la sezione idraulica e la pendenza del rio idonee a consentire il regolare deflusso delle acque senza il pericolo di esondazioni e limitando il fenomeno dell’erosione. Dal progetto si è passati rapidamente, nel mese di agosto, alla fase operativa. Si è proceduto alla riapertura di una canalizzazione per una lunghezza complessiva di circa 450 m, al ripristino delle opere di bonifica esistenti in modo da assicurane la corretta funzionalità e, infine, alla realizzazione di protezioni di sponda in pietrame nelle zone più vulnerabili. Tutti i lavori sono stati eseguiti nel pieno rispetto paesaggistico dei luoghi interessati. In particolare, per le protezioni di sponda e del fondo, si è utilizzato pietrame di arenaria locale. I terreni in esubero derivanti dalle operazioni di risagomatura dell’alveo sono stati opportunamente ricollocati in destra e sinistra idrografica, al fine di migliorare la fruibilità dell’area oggetto di intervento. “Si conferma la multidisciplinarietà del Consorzio di bonifica” – afferma il Presidente Alberto Asioli. “Il nostro ente ha intensificato negli ultimi anni gli interventi di difesa del territorio collinare e montano da fenomeni di dissesto idrogeologico, attraverso la manutenzione delle opere di bonifica esistenti e l’attività di regimazione dei corsi d’acqua del reticolo minore”. “La presenza capillare e la competenza specialistica degli operatori del Consorzio consentono di accertare con la massima tempestività le varie criticità locali” – prosegue Asioli. “Grazie ad una struttura organizzativa snella, si riesce poi a passare rapidamente alla progettazione delle opere necessarie e, compatibilmente con la disponibilità di fondi, alla loro realizzazione. E’ un’attività poco appariscente, che si presta poco a tagli di nastri, ma di fondamentale importanza per la tutela di un territorio fragile come il nostro”.