PARMA (19 settembre 2009) – "Questa esperienza pone Parma ai vertici della
programmazione urbanistica in Italia". E’ soddisfatto Giorgio Aiello,
assessore alla Realizzazione delle Opere pubbliche del capoluogo ducale nel
commentare i rilevanti e ‘milionari’ esiti dell’accordo sottoscritto, nel
dicembre 2007, tra Comune di Parma e Consorzio della Bonifica Parmense, "che
per altro segue quanto opportunamente previsto nella redazione del Piano
strutturale comunale (Psc) del 2006 (art. 77)".
"Quanto stabilito di fatto impone alle società, impegnate nella prossima
urbanizzazione a nord di Parma, di farsi carico e onere dei costi per la
sicurezza idraulica, sotto le direttive e il coordinamento del Consorzio di
Bonifica, da sempre attivo per la sicurezza idraulica".
Assessore, di quante opere stiamo parlando e con quali scopi?
"Dove si andrà a realizzare una urbanizzazione su 800 ettari di superficie,
si realizzeranno interventi per la sicurezza per un ammontare complessivo di
18 milioni di euro. Obiettivi di questo accordo sono la prevenzione (anziché
interventi tampone) dei disagi idraulici – di cui troppo spesso in passato
non ci si è occupati, con le conseguenze che vediamo ogni volta che piove –
e l’attribuzione dei costi non alla collettività, ma ai privati che operano
le attività produttive e residenziali. Diversamente i lavori non
partiranno".
I RISCHI DELLA URBANIZZAZIONE, I RIMEDI
Perché una urbanizzazione richiede opere idrauliche così importanti?
"Perché ogni qual volta si impermeabilizza un’area con tetti, cemento,
asfalto – risponde Paolo Conforti, presidente del Consorzio della Bonifica
Parmense – le acque corrono molto più velocemente ai canali (a differenza di
un terreno agricolo che funzionerebbe da spugna). Però i canali sono stati
realizzati prima delle urbanizzazioni e quindi tenderebbero a riempirsi
subito. Non potendo ricevere altra acqua, si assisterebbe ad allagamenti ed
esondazioni".
La soluzione?
"Ogni qualvolta si ‘copre’ un terreno è necessario porsi il problema della
maggiore acqua che corre ai canali. Quindi si possono aumentare la sezione e
gli argini dei canali, oppure prevedere vasche di laminazione, che corrono
di fianco agli stessi e stoccano temporaneamente le acque in eccesso, o
prevedere – ad esempio accanto ai condomini – vasche di recupero dell’acqua
piovana".
La bonifica cosa c’entra?
"E’ uno dei compiti principali del nostro consorzio garantire la sicurezza
idraulica della provincia. Anche se purtroppo non abbiamo giurisdizione
sull’intero comprensorio, rimanendo escluse alcune aree che, abitualmente,
sono oggetto di cronaca"
Questa convenzione come vi impegna?
"Siamo chiamati a mettere in campo la nostra esperienza con progetti,
direzione lavori, coordinamento, gestione e manutenzione delle opere che si
andranno a realizzare".
LA NUOVA URBANIZZAZIONE DI PARMA
"Gli 800 ettari di aree urbane previsti dal nuovo Psc, riverserano le loro
acque nei canali Burla, Naviglio e Galasso – spiega Mario Cocchi dirigente
dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica Parmense – a settembre sul Burla
partiranno i primi lavori".
Nel dettaglio quali saranno?
"Sul Burla sono previste opere per 10.680.000 euro, finalizzati al
risezionamento e tombamento del canale, alla realizzazione di nuove casse di
espansione. Già finanziati i primi due stralci. Se ne faranno carico Ikea,
C5 e il Comune. Sul Naviglio è previsto il raddoppio della volumetria
invasabile della cassa di laminazione già esistente (75.000 + 75.000 metri
cubi), per una spesa di circa 4 milioni di euro: se ne farà carico, entro il
2010, Enìa che, in quest’area, realizzerà il termovalorizzatore. Inoltre,
abbiamo già progettato un secondo bacino di laminazione di 80 mila metri
cubi, per una spesa di 5.500.000 di euro. Altri progetti stanno per essere
redatti (con oneri sempre a carico degli attuatori) e interesseranno
importanti bacini di laminazione sul Canale Fossetta alta, lungo la
provinciale Asolana e sul Canale Galasso, che avrà il vitale compito di
servire la zona interessata dall’ampliamento dell’Aeroporto, la zona Fiera e
l’area ex Salvarani".
I PUNTI SALIENTI DELL’ACCORDO
Ecco le novità di un percorso esemplare
Partendo dal presupposto che le aree urbanizzate dal punto di vista
idraulico immettono molta più acqua nei canali in minor tempo, Comune e
Bonifica Parmense si sono attivati per prevenire il rischio idraulico nelle
nuove urbanizzazioni, come quella prevista a nord di Parma.
. Marzo 2006: l’art. 77 del Piano strutturale comunale (Psc) stabilisce che
le nuove previsioni urbanistiche limitino il rischio idraulico minore.
. Dicembre 2007: l’accordo di programma tra Comune e Consorzio di Bonifica
Parmense affida a quest’ultima le funzioni di controllo, progettazione, alta
sorveglianza, la gestione e manutenzione degli interventi necessari
. L’accordo stabilisce che queste opere siano attuate con "finanziamenti dei
privati"
. Il nuovo Psc prevede 800 ha di nuove aree urbane nei due grandi quadranti
a valle della città, comprendenti le aree Spip asolana e Fiera aereoporto
(nord di Parma), che convogliano le acque nei Canali Burla, Naviglio,
Fossetta Alta e Galasso
. Circa 18.000.000 euro la cifra a carico dei privati per la realizzazione
delle opere di sicurezza idraulica stabilite dal Consorzio di Bonifica
Parmense
. Settembre 2009: avvio dei primi due stralci di opere sul Burla, per
5.500.000 euro
Nelle foto: sopra, manufatti regolatori sul Canale Naviglio; sotto, il presidente Conforti e l’ingegner Cocchi