Dopo mesi di attesa il caldo è arrivato, e con il caldo arriva anche il rischio di rimanere a corto di acqua.
L’agricoltura piacentina anche quest’anno, nonostante le copiose piogge primaverili, deve sempre fare i conti con il problema della siccità estiva e delle scarse fluenze nel torrente Trebbia, causando non pochi disagi e problemi agli agricoltori.
Il Consorzio di bonifica Bacini Tidone Trebbia ha, pertanto come di consueto, richiesto l’erogazione di 2,5 milioni di metri cubi d’acqua dalla diga del Brugneto, a favore del comprensorio piacentino del Trebbia.
Con l’apertura della diga del Brugneto, – commenta il Presidente del Consorzio Fausto Zermani – dovrebbe attenuarsi il deficit idrico che in questi giorni sta interessando la campagna piacentina. Differente la situazione nella Val Tidone, – continua Zermani – poiché la Diga del Molato risulta avere ancora una capienza di risorsa idrica di circa 3,7 milioni di m.c.
Il Presidente Zermani sottolinea come per il corrente anno la Val Tidone usufruirà con quantitativi ridotti, l’impianto del Po per l’irrigazione della bassa Val Tidone.
Il nostro Paese, spiega il Presidente Zermani, dovrà confrontarsi sempre più spesso con i problemi legati all’uso della risorsa idrica, rivedendo le proprie strategie di gestione e creando infrastrutture sufficienti ad accumulare e risparmiare acqua. Inoltre il Presidente tiene a ricordare che per i prodotti d’eccellenza, quali i Dop e gli Igp, occorre la disponibilità della risorsa idrica.
Per questo, conclude il Presidente Zermani, è fondamentale un’adeguata politica dell’acqua, con particolare attenzione agli aspetti legati all’uso plurimo della risorsa, che costituisce uno strumento essenziale ai fini dell’utilizzo parsimonioso e razionale dell’acqua.