REGGIO EMILIA (26 giugno 2009) – "Un anno concluso all’insegna di maggiori
opere per la sicurezza idraulica e di risparmio nell’ irrigazione, un
bilancio che consegna al nuovo consorzio che tra qualche mese verrà
costituito, un organismo economicamente sano e dotato di capacità
progettuale ed innovativa, pienamente in grado di fornire il proprio
contributo per supportare la crescita delle società civile e dell’economia
locale nelle importanti sfide dei prossimi anni" sono le parole di Marino
Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia che
analizza così i dati economici del bilancio consuntivo dell’ente consortile
che spazia con la sua attività tra Modena e Reggio. E’ anche un bilancio che
sa di storia recente e futura quello che lo scorso 11 giugno il consiglio di
amministrazione ha approvato. "Su un bilancio di oltre 16 milioni di euro e
in tempi di riduzione del sostegno pubblico, abbiamo comunque conseguito un
avanzo d’amministrazione di oltre 185.000 euro – spiega Marino Zani,- e ci
apprestiamo a chiudere, in maniera sana e concreta, un’esperienza che ha
preso origine nel 1873. Essa ha garantito ed è garante della possibilità di
vita e insediamento umano ed economico in un comprensorio vastissimo".


"Da ottobre, verrà a costituirsi – sottolinea il presidente – uno dei
principali consorzi di bonifica della Regione Emilia-Romagna, con oltre
312.000 ettari di comprensorio, tra Reggio e Modena (e in piccola parte
Mantova e Parma) ed una contribuenza presunta superiore ai 20 milioni di
euro".
"L’andamento climatico del 2008, sottolinea Vito Fioradaligi, direttore
della Parmigiana Moglia Secchia – con una primavera estremamente piovosa, un
lungo periodo di siccità estivo e le abbondanti piogge autunnali, hanno
determinato un continuo succedersi di eventi di piena. Un meteo che ha
determinato un minor periodo di irrigazione, a cui ha fatto però da
contraltare una maggiore attività idraulico – scolante, per il succedersi
degli eventi di piena".
Ed è proprio da queste note della dirigenza dell’ente di bonifica di Corso
Garibaldi che emerge la preoccupazione relativa all’adeguamento delle opere
irrigue, da finanziarsi nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale (Pin) che
purtroppo risulta attualmente privo di disponibilità causa la crisi delle
finanze pubbliche.
 Continuando nell’analisi delle voci di bilancio della Parmigiana Moglia
Secchia "le cifre parlano di montagna dove nel 2008 si sono registrati ben
46 nuovi progetti, in buona parte già eseguiti, per un totale di oltre 4
milioni di euro – aggiunge Domenico Turazza, direttore amministrativo
dell’ente di Palazzo del Portico – . Mentre in pianura si sono registrati 36
progetti i cui lavori sono in buona parte già conclusi, per un totale di
oltre un milione e ottocento mila euro".


"Un ente come il nostro consorzio – precisa il presidente Zani – che ha
sempre guardato al futuro, basti scorrere l’elenco dei progetti finanziati
nelle passate stagioni dove il risparmio energetico, con la realizzazione di
impianti fotovoltaici, ma anche di risparmio idrico sono sempre stati
considerati priorità". Il presidente della Parmigiana Moglia Secchia fa
riferimento ai lavori che interesseranno il bacino Muraglione e l’utilizzo a
scopi irrigui delle due ex cave di Casalgrande; questi interventi, assieme
ai lavori di sistemazione del bacino a monte della traversa di Castellarano,
garantiranno una capacità complessiva di accumulo di risorse appenniniche
dell’ordine di 10 milioni di metri cubi, indispensabile per il futuro
dell’agricoltura