Roma, 27 febbraio 2019 – “Nella sfida del fare e del fare bene c’è un giacimento di ricchezza per il sistema Paese: sono i tanti progetti, perlopiù esecutivi, redatti dai Consorzi di bonifica ed in attesa di finanziamento. Per questo, abbiamo chiesto al Governo ulteriori stanziamenti per il Fondo Sviluppo e Coesione (F.S.C.) dopo i quasi 250 milioni sbloccati nel 2018 per la realizzazione di 30 progetti infrastrutturali.” Lo rende noto Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto al workshop organizzato a Pescara con gli enti di bonifica di Abruzzo e Molise nell’ambito di un’azione cofinanziata dalla Commissione Europea. “Non basta però – aggiunge il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano – Vanno migliorati i rapporti con gli enti territoriali puntando ad un loro maggiore coinvolgimento nelle scelte, perché la salvaguardia del territorio è patrimonio dell’intera comunità. Inoltre – insiste il DG di ANBI – bisogna attrezzarsi per spendere tempestivamente le risorse comunitarie ed uscire dalla logica delle inutili dichiarazioni dello stato di calamità per imboccare decisamente la strada della prevenzione che costa meno e crea occupazione. Servono infrastrutture sostenibili verso un nuovo modello di sviluppo con il territorio al centro; ne sono esempio le autostrade ciclabili, previste dalla legge di bilancio previsionale dello Stato e di cui le migliaia di chilometri di argini, gestiti dai Consorzi di bonifica, potrebbero essere sedime.” “Il Paese – conclude il Presidente di ANBI – ha bisogno dei Consorzi di bonifica, che hanno accettato la sfida della modernità; ora, però, bisogna fare ancora più rete ad ogni livello per velocizzare le risposte concrete alle esigenze del territorio.”
Dal fondo sviluppo e coesione, opportunita’ per il mezzogiorno con progetti sostenibili e capaci di rilanciare l’economia con infrastrutture fondamentali per il paese
News - 26 Feb, 2019
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