Presentati nel corso del primo consiglio i progetti 2019 che si realizzeranno nel comprensorio gestito dalla bonifica. Il presidente Catellani: “Una tabella di marcia ambiziosa per lo sviluppo e la difesa del territorio”.
Nel corso della seduta confermato Domenico Turazza nel ruolo di direttore generale
Reggio Emilia, 18 febbraio 2019 – Per “custodire le acque e coltivare il futuro” – slogan del Consorzio dell’Emilia Centrale all’insegna dell’unità d’intenti per salvaguardare il territorio gestito e incrementare il valore della risorsa idrica a beneficio dell’economia e dell’ambiente del vasto comprensorio – il nuovo Consiglio consortile, riunitosi per la prima volta nel 2019 dopo la seduta inaugurale del 2018 in cui sono state attribuite le cariche all’indomani delle elezioni, ha varato nei giorni scorsi un massiccio ed ambizioso piano di investimenti. La seduta, molto partecipata nella sede di Corso Garibaldi, ha esaminato in prima istanza quanto fatto negli ultimi mesi, quanto in corso di ultimazione e soprattutto posto l’accento sugli innovativi progetti per l’immediato futuro dell’ente che, già dai prossimi mesi, avrà un calendario di lavoro serratissimo con interventi assai rilevanti da realizzare. Per quanto concerne l’articolato programma di attività programmate il presidente dell’Emilia Centrale Matteo Catellani e il direttore generale Domenico Turazza (che è stato confermato nell’incarico all’unanimità nel corso dello stesso consiglio) hanno presentato ben 19 nuovi interventi per un valore di 36 milioni di euro. Oltre all’ammontare economico però la governance del Comitato del Consorzio ha rimarcato un altro valore sempre più di stretta attualità – visti gli effetti provocati dai mutamenti climatici – ovvero quello legato alla sostenibilità progettuale dei lavori che garantirà massima efficienza assicurando oltre 5,5 milioni di metri cubi l’anno di risparmio idrico contando proprio sull’ottimizzazione degli impianti e della gestione dell’acqua. Da non trascurare, infine, l’impatto economico e sociale sul territorio degli interventi previsti, quasi tutti finanziati con fondi comunitari, che dovrebbero generare, stando alle stime, circa 250 posti di lavoro per quattro anni. Ecco nella fattispecie i principali interventi:
* Piano sviluppo rurale nazionale adeguamento della rete di distribuzione consortile e dei relativi sistemi irrigui. Si tratta di 5 interventi che prevedono la messa in tubazione di 28,88 km di canali irrigui nei Comuni di Poviglio, Reggio Emilia, Novellara, Cadelbosco di Sopra, Correggio, Carpi e Soliera. Il costo complessivo dei 5 interventi ammonta a € 19.999.311,93. Il risparmio idrico atteso viene stimato in 4.000.000 di metri cubi l’anno.
* Piano nazionale invasi: realizzazione della cassa di espansione del Cavo Bondeno (opera di difesa idraulica in Comune di Novellara attesa da circa 30 anni) con funzioni di bacino di laminazione delle piene di 1.000.000 di m.c. e con un bacino di invaso irriguo di 500.000 di m.c. ottimizzazione nell’uso dell’acqua depurata di mancasale – risparmio idrico stimato di circa 1.000.000 di m.c./anno importo di progetto di 10.000.000 euro.
* Piano sviluppo rurale invaso irriguo a Villalunga di Casalgrande (lavori di adattamento di un invaso già esistente in zona ludico – ricreativa) volume di invaso 250.000 m.c. accumulo / risparmio idrico atteso 500.000 m.c./anno. importo di progetto € 1.282.000;
* importo di progetto € 1.282.022 protezione civile messa in sicurezza area Secchia Sovralzo delle arginature nel tratto terminale del Canale Calvetro (Comune di Campogalliano) – euro 650.000 e messa in sicurezza delle aree golenali del Secchia in Comune di Campogalliano – euro 200.000.
* piano di sviluppo rurale: lavori di sistemazione di strade vicinali ad uso pubblico nei Comuni di Toano, Casina, Polinago e Prignano sulla Secchia per complessivi € 345.000.
* Progetto LIFE AgCOlture: per la valorizzazione dell’agricoltura in montagna, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica di Burana, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e il CRPA, dell’importo complessivo di € 1.500.000;
A questi interventi si sommano numerosi altri in pianura e in montagna per la lotta al fenomeno del dissesto idrogeologico, che saranno presentata a breve alle amministrazioni. Proseguirà inoltre la collaborazione con le istituzioni per i progetti di fattibilità per incrementare la disponibilità delle acque in Val d’Enza, con azioni anche nel breve e medio termine. E’, infine, prevista la costruzione di due Centraline idroelettriche sul Canale d’Enza in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense. Nel corso della seduta il Consiglio ha confermato Domenico Turazza nel ruolo di direttore generale. Al termine dell’incontro, il presidente Matteo Catellani ha commentato positivamente l’andamento della giornata: “Quella che abbiamo presentato oggi è una tabella di marcia molto ambiziosa che vuole dare sicurezze al territorio che siamo chiamati a gestire: maggior sviluppo grazie ai lavori sugli impianti e maggior risparmio idrico grazie alla progettualità interna di qualità, maggior difesa idraulica ed efficienza grazie alle puntuali manutenzioni. Oltre a questo presenteremo presto molti lavori in montagna e innovativi progetti LIFE premiati a livello comunitario. Confermo che la nostra attenzione sulla Val d’Enza è sempre altissima, volta a stimolare positivamente le istituzioni con cui stiamo collaborando per migliorare una situazione critica”.