Piacenza, 3 febbraio 2019 – Coli, Farini, Morfasso, Gropparello, Ferriere e Cerignale tra i comuni nella morsa del gelicidio da venerdì notte. Molti gli interventi coordinati dai tecnici del Consorzio di Bonifica in costante contatto con il territorio e gli amministratori. A operare alcune ditte locali incaricate d’urgenza per la messa in sicurezza delle strade consortili ma anche sindaci e diversi volontari che hanno proceduto allo sgombero di piante cadute e al taglio di alberi pericolanti. Costante il monitoraggio anche degli impianti idrovori lungo il Po per garantire il deflusso sicuro delle acque. A entrare in funzione l’impianto di Armalunga in seguito alla piena del Nure. Con le nevicate e le intense piogge del week end anche le dighe della Val D’Arda e della Val Tidone hanno aumentato il volume di invaso.
MONTAGNA – Non c’erano frazioni completamente isolate ma i collegamenti risultavano particolarmente difficoltosi. I lavori sono proseguiti nell’intera giornata di sabato per garantire il transito in condizioni di sicurezza. A parlare i tecnici Fulgoni e Rattotti: “Alle 18 la Villanova-Aglio-Pradovera risultava percorribile. A Gavi abbiamo operato per consentire ad Enel di portare il gruppo elettrogeno per l’alimentazione elettrica. Alle 19.30 tutte le strade consortili segnalate erano transitabili”. Tanti gli amministratori che sono intervenuti in prima persona per garantire la viabilità e rimuovere i rami caduti. Continua Fulgoni: “il monitoraggio è continuo, anche domenica siamo e a disposizione del nostro territorio. Da lunedì riprenderanno i lavori per la completa rimozione e messa in sicurezza delle strade consortili”.
IMPIANTI IDROVORI – Nella notte tra venerdì e sabato (ore 1.30) si è chiusa la paratoia di Armalunga e si sono accese le pompe per sollevare le acque delle zone suburbane di Piacenza vicino a Mortizza. Le pompe sono ancora in funzione e hanno sollevato circa 90 mila metri cubi di acqua. Il Nure è aumentato di circa 2 metri e mezzo nella zona dell’impianto idrovoro e grazie all’impianto stesso è stato possibile mantenere la sicurezza idraulica in quella porzione di territorio. In seguito alle piogge anche l’impianto idrovoro di Zerbio ha intensificato il sollevamento di acqua del reticolo sotteso all’impianto e limitrofo al comune di Caorso. Da venerdì sono stati sollevati circa 50 mila metri cubi di acqua. Commenta Terret, responsabile degli impianti di bonifica: “Da venerdì, in seguito alle allerte diramate da Arpae, è stato intensificato il servizio di reperibilità per monitorare la situazione degli impianti e del reticolo. Non ci sono state segnalazioni di particolare criticità sul territorio e aspettiamo un miglioramento meteo già da lunedì”. Prosegue Razza, responsabile della Val Tidone: “la situazione è nella norma. Non sono entrati in funzione né l’impianto idrovoro di Casino Boschi né l’impianto di San Nicolò. continua il nostro lavoro di controllo e il personale rimane reperibile”.
DIGA DEL MOLATO E DI MIGNANO – La Diga di Mignano, in comune di Vernasca, è passata da una percentuale di invaso di circa il 4% al 34% in tre giorni raggiungendo un volume di 3 milioni e 300 mila metri cubi. Complessivamente sono caduti 6 centimetri di neve e 57 millimetri di pioggia. La Diga del Molato, a Nibbiano in comune di Alta Val Tidone, è cresciuta di circa il 5% da venerdì, arrivando al 57% del proprio invaso. Il volume è ora superiore ai 3 milioni e mezzo di metri cubi. Complessivamente in questi tre giorni sono caduti 10 centimetri di neve e circa 43 millimetri di pioggia. Fabio Rogledi, tecnico delle dighe conclude: “la situazione è sotto controllo. Continuiamo a monitorare gli impianti e gli apporti da monte con il personale sempre presente sulle dighe”.