Roma, 31 ottobre 2018 – “E’ finalmente sulla griglia di partenza il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale per il quale, a fronte di una disponibilità finanziaria pari a 283 milioni di euro, i Consorzi di bonifica hanno presentato progetti esecutivi per infrastrutture idriche pari ad oltre 1.300 milioni di euro; l’ANBI plaude, quindi, alla scelta del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo di finanziare un’ulteriore parte di questi progetti con 177 milioni di euro, stanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione.” A dirlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), a margine di un incontro organizzato a Roma. “I cambiamenti climatici – commenta il Presidente di ANBI – l’eccessivo consumo del suolo, l’individuazione di un nuovo e diverso modello di sviluppo dell’economia del Paese e di quella agricola, in particolare, hanno fatto emergere urgenti necessità di interventi in infrastrutture multifunzionali ed innovazioni di settore: Saranno quindi realizzate vasche di espansione e laminazione delle piene, utili anche ad immagazzinare acqua per la stagione irrigua; inoltre ammodernare e razionalizzare le reti consortili per lo scolo delle acque, ma anche rendere più efficienti gli impianti d’irrigazione collettiva. E’ tempo di lanciare, a fronte di una cospicua disponibilità di progetti definitivi, una “sfida del fare” per chiedere un nuovo importante investimento con i Fondi di Coesione per il Mezzogiorno.” Al proposito, la legge di bilancio 2018 ha previsto che, nelle more della definizione del Piano Nazionale Invasi, venisse adottato un Piano straordinario per la realizzazione degli interventi, in stato di progettazione definitiva o esecutiva, riguardanti bacini multiobbiettivo e risparmio idrico. Per la realizzazione del Piano straordinario è stata autorizzata la spesa di 50 milioni di euro annui dal 2018 al 2022: complessivamente, 250 milioni di euro. “Essendo già disponibili numerosi progetti esecutivi – insiste Vincenzi – stiamo attendendo che possa rapidamente attivarsi la prima annualità di tale finanziamento: ci sono cantieri da aprire e le risorse per il 2019 da impegnare.” Una valutazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri valuta una spesa media di circa 2 miliardi di euro all’anno, dal dopoguerra ad oggi, per danni arrecati al Paese da frane ed alluvioni, con valori crescenti nel tempo a causa dell’eccessivo consumo di suolo, anche in aree a rischio idrogeologico, nonché per la mancanza di una capillare manutenzione del territorio. In Italia, purtroppo, la mancanza di manutenzione caratterizza ormai tutte le opere pubbliche e private; a questo va aggiunto l’eccesso di burocrazia: i cosiddetti “tempi di attraversamento”, cioè i tempi morti necessari al completamento delle procedure, incidono per oltre il 60% sui tempi di realizzazione. “I progetti esecutivi dei Consorzi di bonifica – conclude il Presidente di ANBI – sono a disposizione del Paese anche per dare sollecita concretezza al miliardo di investimenti in infrastrutture idriche, ricordato dal Ministro, Centinaio; il territorio lo chiede a gran voce come le recenti emergenze meteo stanno drammaticamente a dimostrare.” All’incontro “Beni Pubblici globali, salvaguardia del territorio e innovazione. Il contributo dell’irrigazione per la competitività delle imprese agricole nel contesto della PAC 2014/2020” sono intervenuti Alessandra Pesce, Sottosegretario Ministero Politiche Agricole (Mi.P.A.A.F.T.); Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura Camera; Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura Senato; Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento Politiche Europee Sviluppo Rurale Mi.P.A.A.F.T. . Hanno inoltre portato il loro contributo Stefano Bonaccini, Presidente Conferenza Regioni; Luigi De Mossi, Sindaco di Siena, in rappresentanza di A.N.C.I.; Giuseppe Vadalà, Generale Carabinieri e Commissario Discariche Abusive; Nicodemo Oliviero, Responsabile Agricoltura del Partito Democratico.