FORNOVO TARO – “Un intervento richiesto dalla collettività e svolto in sinergia col comune: ecco cosa significa la bonifica in Appennino per la messa in sicurezza dei pendii”, Paolo Conforti presidente del Consorzio della Bonifica Parmense, presenta con queste parole l’ultimo intervento dell’ente di piazzale pace eseguito in comune di Salsomaggiore Terme.
“Un vasto e storico movimento franoso – ricorda il direttore Amilcare Bodria – che aveva interessato i pendii a monte dell’asse stradale della Comunale Tabiano – Tabiano Castello nel Comune di Salsomaggiore Terme”.
“Questa strada – ricorda il sindaco Massimo Tedeschi – è di notevole importanza per una vasta zona di utenza del nostro territorio. Infatti è una via di collegamento per vari nuclei abitativi presenti nella zona come Ponterosso, Pergole, Rovacchia, Cavalli e Corazza per poi raccordarsi all’abitato di Tabiano Castello. Questi abitanti da tempo segnalavano la situazione di disagio: la sinergia tra il Comune di Salsomaggiore Terme, che ha realizzato le opere di sicurezza come i guardrail, e il Consorzio di bonifica, che ha messo a disposizione maestranze risorse per la soluzione del movimento franoso, si è dimostrata la soluzione migliore per un intervento di questo tipo”.
“centinaia di metri sui quali siamo intervenuti – spiega il geometra dell’ente consortile Carlo Leccabue – perché lungo lo sviluppo della strada, in prossimità della località Ponterosso, c’era un vasto movimento franoso situato nei terreni a monte della strada, che con il loro scivolamento avevano provocato la chiusura della cunetta stradale, favorendo il ristagno delle acque nelle stesse, nonché il danneggiamento della fognatura (a servizio di Case Ferolda) presente nell’area interessata dal corpo di frana. Se non fossimo intervenuti la strada sarebbe ben presto divenuta intransitabile”.
Cosa ha determinato questa frana e come siete intervenuti?
“La presenza di acque di interstrato a monte – risponde il direttore Bodria – che, unitamente alle forti precipitazioni e ad una non corretta regimazione delle acque superficiali, hanno provocato la plasticizzazione dei terreni superficiali a prevalente componente argillosa con conseguente franamento verso valle. E’ per questo che abbiamo realizzato una serie di drenaggi finalizzati alla raccolta delle acque d’interstrato, una corretta rete di scolo delle acque superficiali ed il successivo convogliamento delle medesime nel torrente Rovacchia. A completamento dell’intervento si è provveduto al livellamento dei terreni e alla chiusura delle fessure di taglio.
“Un intervento relativamente semplice – conclude il presidente Conforti – che ha saputo ridurre al minimo i valori relativi all’impatto ambientale. Un’opera dal costo complessivo di 70.000 euro per la quale abbiamo attinto direttamente a fondi del nostro bilancio”.
Nelle foto: tecnici comunali e del Consorzio (Bodria il secondo da destra). Nell’altra: particolare dell’intervento di drenaggio