Bologna, 17 ottobre 2018 – Il Canale Emiliano Romagnolo, la sua storia, le sue professionalità e soprattutto la sua funzione primaria legata all’irrigazione delle estese aree che attraversa dal Po fino al mare. Il Canale artificiale opera dell’ingegno dell’uomo, nel corso dei decenni, ha profuso certezze alle comunità che ne hanno usufruito per irrigare una terra altrimenti improduttiva e al contempo ha cambiato radicalmente il paesaggio circostante. È per questi motivi che – a pieno titolo – la storia del CER (unitamente ad un presente fatto di ricerca scientifica avanzata e tecniche innovative per favorire il risparmio idrico) si è inserito in una rassegna non economica, ma culturale organizzata dalla Regione Emilia Romagna EnERgie Diffuse volta a valorizzare, in collaborazione con il Museo del Patrimonio Industriale Fornace Galeotti di Bologna, esempi virtuosi del territorio nell’anno europeo del patrimonio culturale #EuropeForCulture2018. L’incontro ha visto numerosi interventi e ha coinvolto studenti, esperti del settore, accademici e cittadini interessati ad una ricca e significativa esposizione di immagini curata da Sonia Lenzi realizzate nel tempondal fotografo bolognese Enrico Pasquali. I relatori si sono alternati al microfono rispondendo alle domande del giornalista Andrea Gavazzoli e ripercorrendo da angolazioni diverse il ruolo del CER nella terra che rende fertile. Sono intervenuti : Maura Grandi ( Museo del Patrimonio Industriale Comune di Bologna), Massimiliano Pederzoli (Presidente del CER), Simona Caselli (Assessore Agricoltura RER), Paolo Mannini (Dir. Gen. CER) , Roberto Fanfani ( Pres. Consulta Scientifica Accademia Nazionale Agricoltura) e Sonia Lenzi (Resp. Comunicazione & Archivio CER).