FORNOVO TARO – "Un ponte in quelle condizioni mette a repentaglio la viabilità rurale e civile: è un ambito di competenza sul quale possiamo dare il nostro contributo". Paolo Conforti, presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, presenta così il progetto per il rifacimento del ponte sul torrente Sporzana, nel comune di Fornovo Taro, sulla strada Fornovo – Calestano.
"Un ponte di origine incerta, tanto che la struttura viaria è in legno – rileva Amilcare Bodria, direttore del medesimo consorzio -. I rilievi e le immagini di cui disponiamo sono inequivocabili". Quale il ruolo del vostro Consorzio in questo caso?
"Mettere in campo la nostra progettualità tecnica – prosegue Bodria –
ricercando i finanziamenti opportuni per la realizzazione di questa opera,
in località Pianelli. Una delle nostre missioni, infatti, è proprio quella
di favorire la messa in sicurezza, dal punto di vista idrogeologico, e lo
sviluppo delle migliorie legate al territorio. Abbiamo così messo in campo
le maestrie di cui disponiamo".
Nel concreto? "I nostri tecnici, geometri ed ingegneri, – risponde il direttore – in
sintonia con le autorità territoriali hanno redatto un progetto da un costo
complessivo di 150.000 euro per il rifacimento del ponte".
Da chi sarà finanziato?
"Siamo nell’ambito della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno,
terra di produzioni agricole d’eccellenza quindi il miglioramento
strutturale del ponte progettato dal Consorzio di Bonifica in località
Pianelli rientra a pieno titolo nell’ambito dell’asse regionale di sviluppo
della viabilità rurale. Auspichiamo che quest’opera sia finanziata appieno
da parte dell’Asse 3 del piano di sviluppo rurale, già il prossimo febbraio.
In questo modo potremo mettere in sicurezza quest’arteria stradale entro il
2009". "A trarne vantaggio saranno sicuramente le attività agricole e i nuclei
abitativi del circondario – aggiunge il presidente Conforti – ma soprattutto
si andranno ad aumentare le garanzie di sicurezza del territorio in un luogo
nevralgico per la viabilità".
"L’attuale ponte è infatti oggi composto da 4 campate con un’altezza di
circa 3.30 metri rispetto al greto del torrente, costruito anche con
materiale sovente da recupero come sottolineano le traversine in legno e la
mancanza di dati certi di costruzione", puntualizza il geometra Ovidio
Scaffardi. "Per questo abbiamo elaborato un progetto per lo smontaggio
dell’attuale struttura e la sostituzione con materiale dalle caratteristiche
strutturali più idonee".
Nelle foto: sopra, il ponte sul torrente Sporzana; sotto, Paolo Conforti