Mentre si susseguono gli incontri indetti da Antonio De Franco, il Consorzio di Burana fa il punto della situazione del suo operato. Ad oggi i ricorsi patrocinati dall’associazione Mab Unico innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Modena contro il pagamento dei contributi di bonifica del Burana sono stati complessivamente 83.
La Commissione tributaria Provinciale di Modena ha potuto, al momento, esaminarne solo una metà, con un risultato del 100% di sentenze favorevoli al Consorzio di Burana. Il presidente del Burana Fausto Balboni ha così commentato: “Il Rag. De Franco persevera nell’azione contro la bonifica con l’unico risultato di operare contro l’interesse dei contribuenti, istigati, previa adesione al suo movimento, ad intraprendere azioni legali contro contributi di bonifica obbligatori per legge. La sua finisce per essere una vera azione mistificatoria, inutile e dannosa. Perché, oltre a sposare argomentazioni pretestuose e infondate, dimostra una scarsa conoscenza delle importanti attività della bonifica.” “La bonifica, oggi, svolge un’attività di presidio del territorio fondamentale. È solo la nostra rete di canali e il nostro apparato impiantistico ad assicurare ad un vastissimo territorio l’acqua per irrigare e a garantire, allo stesso, lo scolo delle acque di pioggia che altrimenti in pochi giorni lo sommergerebbero. Sbaglia chi crede che il compito della bonifica sia terminato, tant’è che la legge questi compiti li riconosce e li tutela” dichiara infine il direttore dell’Ente Gianni Chiarelli, che aggiunge: “Fa riflettere il fatto che il Rag. De Franco, non prenda atto dei risultati catastrofici delle proprie iniziative e continui ad agitarsi con atti indiscriminati a danno del nostro Istituto, che lo hanno portato a doversi difendere in sede penale per il reato di diffamazione, aggravato dall’uso della stampa.” E intanto, l’unico risultato ottenuto ad oggi è un’inutile perdita di tempo per il Burana e di denaro per i ricorrenti costretti, oltretutto, al pagamento delle spese legali.