Se in questi giorni, Budrio è la capitale internazionale della produzione pataticola, lo dobbiamo al fatto che la provincia di Bologna è uno dei principali areali produttivi nazionali. Con i suoi 5000 ettari consolidati di coltura in provincia, lo storico tubero, grazie anche al marchio riconosciuto “Patata di Bologna” e alla variante Selenella, costituisce una delle punte di diamante per la realtà orticola della nostra provincia. Ma c’è un dettaglio che solo gli addetti ai lavori conoscono: ben l’80% di ogni patata è costituito di acqua e per produrre un kg di sostanza secca di patate servono quasi 6 metri cubi d’acqua irrigua! E’, quindi, solo grazie all’irrigazione che questa coltura può continuare ad esistere nella pianura bolognese e l’intero comprensorio pataticolo di Bologna ha raggiunto gli attuali standard produttivi. Sono infatti, gli impianti della Renana che pompando l’acqua dal Canale Emiliano Romagnolo (il Consorzio partecipa per un 25% alla titolarità del CER) distribuiscono la preziosa risorsa idrica ai terreni, consentendo la creazione di questo prodotto tipico di qualità della nostra pianura che richiede mediamente 2000 mc d’acqua l’anno per ettaro.
Per sottolineare lo storico legame tra produzioni di qualità del territorio e Bonifica Renana, il Consorzio sarà quindi presente con un proprio stand alle Giornate Internazionali della Patata di Budrio dall’11 al 13 luglio. Sarà un’occasione ulteriore per far vedere ai cittadini come si realizza anche la funzione di scolo, svolta dai 1600 km di canali della rete artificiale gestiti dal Consorzio, e le criticità che la progressiva cementificazione del territorio produce. Sabato e domenica prossimi, infatti, alle ore 12.00 verrà attivato il tavolo sperimentale di pioggia, che dimostrerà praticamente qual è l’effetto delle piogge sulla tenuta idraulica della rete idraulica, grazie ad una simulazione pratica cui tutti i presenti potranno assistere.
Nella foto: l’impianto irriguo dell’Olmo per l’irrigazione del distretto pataticolo bolognese