REGGIO EMILIA, MODENA – Il Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia trasmette un’analisi di quanto avvento sul proprio comprensorio a seguito delle violente precipitazioni avvenute tra il 13 e il 14 giugno e tra il 17 e il 18 giugno.
Analisi del problema e motivi del rischi idraulico
Quali i motivi del rischio idraulico accaduto in questi giorni?
Risponde Salvatore Vera, direttore del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia: “Indubbiamente l’elevata piovosità, a breve distanza di tempo dagli eventi di pioggia precedenti sicché il terreno era già saturo nelle aree agricole. Ma non possiamo dimenticare i problemi legati alle urbanizzazioni e in particolare: area di Mancasale a Reggio Emilia, l’area urbana e industriale di Cadelbosco Sopra, Novellara, nuove urbanizzazioni in comune di Correggio (centro principale e frazioni), S. Martino in Rio, Sassuolo, Casalgrande. Inoltre vari ponti, manufatti e tombamenti su cavi, canali e rii non sono più adeguati alle mutate esigenze”
Quanto è stato fatto? Cosa occorre fare per ridurre questo rischio?
Risponde Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia sottolinea che “le proposte di intervento sono già contenute in numerosi progetti già predisposti dal Consorzio, quali ad esempio quelli relativi alla realizzazione degli scolmatori del canale Maestro a Sassuolo, o quello per l’adeguamento del cavo Pistarina e S. Michele con realizzazione di cassa di espansione e impianto idrovoro in grado di scolmare le portate nel Torrente Rodano Canalazzo-Tassone”.
“Come consorzio – aggiunge il presidente – abbiamo intensificato le attività di manutenzione nei canali che raccolgono direttamente le acque scaricate dalle aree urbane, l’incremento del servizio di reperibilità per una più precisa attività di monitoraggio e per un più puntuale intervento al verificarsi degli eventi”.
“E’ auspicabile – aggiunge Zani – una risoluzione dei problemi con la sinergia Consorzio-Comuni e Province, mettendo a fuoco le criticità e individuando le soluzioni già nella fase di pianificazione territoriale (formazione/varianti Psc, Ptcp…)”.
E sui rii naturali?
“Per quanto riguarda le aree pedecollinari il problema dei rii naturali può essere risolto affidandone la gestione e la manutenzione al Consorzio, che è in grado di attivare la necessaria vigilanza e programmazione degli interventi manutentori”.
Comportamento dei canali di bonifica
Evento del 13-14 giugno
Quanti canali sono tracimati: nessuno
Quali quelli a rischio:
- Dugale S. Michele
- Cavo Capiazzo (Cadelbosco Sopra)
- Diversivo Bresciana e affluenti (Cavo S. Michele, Cavo Pistarina ), località Villa Seta (Cadelbosco Sopra) e Mancasale (Reggio Emilia)
- Collettore Acque Basse Reggiane e affluenti in particolare Cavetto della Seta in via Liuzzi (Cadelbosco Sopra)
- Collettore Acque Basse Modenesi e affluenti in particolare la fossetta di Gruppo (Carpi)
- Cavo Linarola (Novellara)
- Fossetta Frassinara e Fossetta di Cognento tra comune di Campagnola Emilia e Correggio
- Cavo Tresinaro e affluenti in particolare Cavo Rio, Cavo Argine
- Cavo Lama
- Cavo Paussolo e scolo Morello (Comune di Modena e Campogalliano)
Evento del 17-18 giugno
Quanti canali sono tracimati: nessuno
Quali quelli a rischio:
si confermano di nuovo quelli indicati nell’evento del 13-14 giugno e si aggiungono in particolare:
- Canale Reggiano di Secchia che raccoglie diversi rii e/o portate scolmate dai rii pedecollinari località Casalgrande, Veggia, Castellarano
- Canale Maestro a Sassuolo (MO) che raccoglie vari rii che scendono dalla collina, oltre che gli scolmatori di troppo piena della fognatura cittadina
Nota su Casalgrande: Sempre a Casalgrande è tracimato il Rio Canaletto di competenza Servizio tecnico di bacino. Una porzione consistente delle portate del Rio Canaletto, sono state scolmate nel Canale Reggiano di Secchia nel punto in cui il Rio sovrappassa il Canale, tali portate sommate a quelle raccolte da altri rii che scaricano direttamente nel canale Reggiano di Secchia, hanno determinato il rialzo dei livelli idrometrici nel canale che hanno raggiunto le sommità arginali: è stata sfiorata la condizione limite di tracimazione. Il Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia è stato attivato dal Comune di Casalgrande e dalla Provincia di Reggio Emilia, nello spirito di collaborazione tra gli enti, alle ore 24 della notte del 17 giugno: è stato attivato il personale reperibile e si è effettuato un intervento di pulizia sul rio Canaletto con un escavatore fino alle ore 5 di stamane, mercoledì 18 giugno, per liberare alcuni ponticelli da sedimenti e piante che ostacolavano il deflusso dell’acqua.
A Casalgrande, a valle dell’abitato, è esondato il Rio Canalazza di competenza del Consorzio di Bonifica nel tratto esondato anche nell’evento del 29 maggio.
Nota su Sassuolo: Nell’evento del 17-18 giugno è tracimato nuovamente il Rio Superchia, di competenza del Servizio tecnico di bacino, che scarica nel canale Maestro riversando una grande quantità di materiali (ghiaia, sabbia e detriti) che stiamo rimuovendo già dalle prime ore del mattino al fine di ristabilire le condizioni di deflusso.
Sassuolo aveva già sofferto in occasione delle precedenti precipitazioni del 5, 13, 14 giugno quando oltre al canale Maestro sono tracimati numerosi rii di competenza del Servizio tecnico di bacino, tra cui il Rio Vallurbana, il Rio Ardinale, il Rio Due Madonne, il Rio San Marco, il Rio Canalazza.
Gli eventi meteorologici
“La pioggia dell’evento del 13-14 giugno è caduta nel volgere di 14 ore – spiega Paola Zanetti, dirigente d’area, responsabile del servizio di piena della Parmigiana Moglia Secchia, mediamente sono caduti 57 mm di pioggia in montagna e 43 in pianura. Nella notte tra il 17 e il 18 giugno 33 mm in montagna e 16,5 in pianura. Si noti, però, che dal 1 al 12 giugno erano già caduti 49 mm di pioggia in montagna e circa 70 in pianura: questi valori si sono pericolosamente sommati”.
Scarico delle acque fuori dal comprensorio
“Lo scarico delle acque dalla rete della Parmigiana Moglia Secchia, nel Po a Boretto, e sul Secchia a Mondine e San Siro – aggiunge Paola Zanetti – è fortemente condizionato dal livello dei fiumi in piena. Nell’evento del 13 e 14 giugno sono stati accesi tutti gli impianti. Nella giornata di oggi 18 giugno al momento le pompe non sono ancora stata attivate, si verificherà nel proseguo della giornata. Il Fiume Secchia, a Ponte Alto, stamane ha sfiorato i 5,00 metri di altezza; i livelli di Po che erano in calo fino a ieri pomeriggio, ora sono di nuovo in aumento e si attestano (alle ore 11) a 21,05 metri”.