“In Olanda si lavora per governare il territorio strappato al mare – spiegano Marino Zani ed Emilio Bertolini, presidenti dei Consorzi di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia e Bentivoglio Enza – tra reggiano e modenese il 19-20 maggio scorsi (oltre 50 mm di pioggia in 24 ore, con punte di 80 mm in collina) si sono alternati 24 nostri tecnici e professionisti per mantenere il territorio sgombro da allagamenti. Senza questa opera un terzo di queste terre finirebbe sott’acqua”. “Nel concreto abbiamo operato una grande regia di azioni su scala interprovinciale, monitorate da sensori su tutta la rete e da centrali operative. In sintesi, abbiamo interrotto il prelievo d’acqua per l’irrigazione, abbassando preventivamente il livello nei canali e spostando l’acqua da comprensori più piovosi ad altri dove ce ne è meno. In gergo tecnico ci siamo pure ‘chiusi dentro’ e abbiamo a iniziato a pompare anche l’acqua in Po”. Di seguito il dettaglio delle azioni svolte nei due comprensori. TRA MODENA E REGGIO EMILIA: LA PARMIGIANA MOGLIA SECCHIA
“Il Po era in piccola piena – spiega Paola Zanetti, ingegnere, dirigente d’area, responsabile del servizio di piena della Parmigiana Moglia Secchia – il suo livello era aumentato di 5 metri in quattro giorni, salendo da quota 17,80 a quota 22,40”. “Abbiamo chiuso l’impianto di prelievo irriguo di acque dal Po a Boretto – aggiunge Guido Ruini capo ufficio impianti – quindi abbiamo chiuso la chiavica e la controchiavica del Canale Derivatore, due sistemi di sicurezza che impediscono la risalita delle acque dalle piene di Po.Abbiamo così aperto il nostro scarico naturale su questo fiume (la Chiavica del Bondanello, in comune di Moglia) di acque provenienti dal Cavo Parmigiana Moglia (a servizio delle arre comprese tra Crostolo, Novellara, Bagnolo, San Martino, Fabbrico, Rolo) e, prima ancora, del Cavo Tresinaro (Rubiera, Masone, San Martino, Rolo)"
TRA REGGIO E PARMA: LA BENTIVOGLIO ENZA
“Anche nel nostro comprensorio – spiega l’ingegner Raffaele Monica, direttore dell’Area tecnico-ambientale del Consorzio della Bonifica Bentivoglio-Enza – la rete irrigua era già invasata, per il recupero risorse primaverili e l’inizio della stagione irrigua. Nella notte abbiamo provveduto ad abbassare a soglie di sicurezza l’alto livello dei canali irrigui a Poviglio, Castelnovo Sotto, Campegine e Gattatico. Parte dell’acqua di questi canali (Castelnovo e Campegine) è stata immessa in Cavo Cava (attraverso l’apertura di due chiuse di scarico); quella del Canalazzo di Brescello in Enza (alla Scutellara). Abbiamo attivato gli scaricatori di piena del canale d’Enza a Montecchio, San Polo e Ciano; abbiamo svasato il Cavo Guazzatore in Crostolo (a Roncocesi). Per allontanare acqua piovana della Bassa abbiamo azionato l’impianto idrovoro del Torrione a Gualtieri”.
I NUMERI DELLA TRANQUILLITA’
La rete della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia è distribuita in un comprensorio di 2.143 km quadrati, una rete di oltre 2.000 km di canali, tre 3 impianti per il sollevamento delle acque (dai canali di scolo ai fiumi recettore), capaci di ‘smaltire’, assieme, oltre 150 mc d’acqua al secondo. Poi ci sono le casse di espansione, ovvero aree allagabili dove è possibile stoccare certi quantitativi di acqua: i tre Bacini di Novellara (10 milioni di metri cubi), la cassa di espansione al servizio del Cavo Tresinaro (a Rio Saliceto, 2,5 milioni di metri cubi), più altre otto piccole casse di espansione a servizio dei centri urbani. A questo reticolo, si aggiunge una serie di manufatti che consentono di spostare acque da un bacino all’altro della Bonifica. La rete della Bentivoglio Enza è distribuita in un comprensorio di 970 Kmq. Gestisce un complesso sistema infrastrutturale di rete idraulica e manufatti con 1047 km di canali, 3 casse di espansione, 101 km di tubazioni irrigue e 75 km di canalette irrigue, un impianto idrovoro (Torrione), 20 impianti irrigui, 7 pozzi irrigui. Tra i manufatti 81 chiaviche di regolazione, 2.700 chiaviche di derivazione, la traversa di derivazione sull’Enza (a Cerezzola).